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Partenza ore 7.00 tassativa (ritrovo ore 6.40 parcheggio di via Don Gnocchi – Campi B.zio).
L’isola d’Elba, in questo periodo dell’anno, offre il meglio di sé all’amante del trekking e della natura, con magnifiche fioriture e una rigogliosa macchia mediterranea. Se il meteo ci assiste, riusciremo ad apprezzare appieno le peculiarità di questa terra.
Programma escursionistico
N.B. il programma presuppone condizioni di tempo stabile; in caso di maltempo valuteremo le alternative più valide per le escursioni di volta in volta.
Venerdì primo maggio: Capo d’Enfola – 4 ore – dislivello in salita 100m. ca.
Si tratta di una camminata facile, adatta a tutti, che si sviluppa su spiagge, stradelli e sentieri.
La partenza è dalla bella spiaggia di Scaglieri, dalla quale si prosegue, con qualche saliscendi, attraversando boschi di lecci e belle insenature, fino a giungere al promontorio del Capo d’Enfola. Qui si trovano delle postazioni militari della seconda guerra mondiale, ben conservate, e ad un comodo belvedere consumeremo il nostro pranzo a sacco. Il ritorno è previsto con alcune varianti ad anello.
Arrivo in pullman a Marciana Marina nel pomeriggio, sistemazione nell’albergo e cena.
Sabato due maggio: Monte Capanne (m. 1018 s.l.m.)
Si tratta della cima più alta dell’isola, raggiungibile anche con una comoda cabinovia dalla strada che collega Marciana a Poggio. Dalla vetta il panorama spazia su tutto l’arcipelago toscano e la costa.
Partenza in pullman alle 8.30 dall’albergo per Marciana (355 m. s.l.m.).
Gruppo escursionistico: tempo di cammino stimato 5 ore ca. – dislivello in salita 700 m. ca.
La salita a piedi non presenta particolari difficoltà, tuttavia è da considerarsi, per il dislivello e la ripidezza dei versanti, per camminatori mediamente allenati con esperienza su sentieri di montagna.
La salita si svolge seguendo il sentiero n. 1, che parte da Marciana e arriva fino alla vetta del monte Capanne. Il sentiero attraversa inizialmente boschi di castagni, fino a giungere all’Eremo di San Cerbone; sale poi tra boschi di lecci e arbusti che, nell’ultima parte, lasciano il posto a gradini granitici, spesso ammantati di muschio, fino a guadagnare la vetta (2/3 ore ca.). Sulla cima, oltre ai numerosi ripetitori che ne abbrutiscono l’aspetto, c’è anche un piccolo bar nei pressi della stazione di arrivo della cabinovia.
Per la discesa utilizziamo il sentiero n. 2 che, percorrendo la via più diretta e breve (ma anche a tratti piuttosto ripida), collega la vetta del Capanne al paesino di Poggio, dove è previsto il nostro rientro e dove ci aspetterà il pullman per ricondurci all’albergo.
Risulta ovviamente possibile, per chi volesse o fosse stanco, la discesa anche in cabinovia.
Gruppo escursionisti esperti: la salita proposta, solo per esperti e attrezzati con il kit da ferrata, affronta il tratto c.d. della Galera, un impervio saliscendi attrezzato con funi metalliche sul crinale che collega “la Tavola” (m. 936), raggiungibile con il sentiero n. 10 da Marciana in due ore e mezzo circa, al monte Capanne. Dalla vetta la discesa verrà effettuata verso il paese di Poggio sul sentiero n. 2, come il gruppo escursionistico.
Rientro nel pomeriggio all’albergo e tempo libero per visitare Marciana Marina e rilassarsi sulla spiaggia o nelle calette.
Cena e pernottamento
Domenica tre maggio: traversata da Marciana a Pomonte (tempo stimato di cammino 5 ore ca. – dislivello salita 700 m. – EM ) Partenza in pullman alle 8.30 per Marciana (caricare in pullman tutti i bagagli perché non faremo rientro all’albergo).
La camminata proposta è una magnifica traversata in quota, altamente panoramica, che attraversa l’isola scavalcando la dorsale montuosa centrale. Si svolge su sentieri ben tracciati e comode mulattiere e costituiva, fino alla metà degli anni 60, l’unica via di collegamento tra Marciana e le località della costa occidentale.
Da Marciana si sale, percorrendo una via di pellegrinaggio, al Santuario della Madonna del Monte (m. 630, 50 min.), il più importante dell’isola. Qui alloggiò, per un breve periodo, anche Napoleone Bonaparte.
Si prosegue sul sentiero n. 3, attraversando prima una zona di massi dalle forme più svariate (ben riconoscibile il masso dell’aquila), poi la dorsale aperta e panoramica di Serraventosa. La mulattiera attraversa ora alcuni corsi d’acqua (sorgente), perdendo leggermente quota, per poi risalire al Troppolo, il punto più alto del nostro percorso (748 m.), straordinariamente panoramico su tutta la costa occidentale e il monte Capanne. Il percorso continua alto in quota fino ad un bivio successivo, dove si comincia a scendere nella valle di Pomonte, fiancheggiando il colle di San Bartolomeo. Il sentiero, in questo tratto di discesa a tornanti, è ancora parzialmente lastricato a testimonianza dell’importanza di questa antica via di collegamento.
All’arrivo a Pomonte il pullman ci aspetterà per andare a Portoferraio e imbarcarsi per il ritorno.
Variante breve: traversata da Marciana a Patresi (tempo stimato 3 ore – dislivello in salita 200 m. ca.)
Si tratta di una facile e interessante alternativa alla camminata proposta, percorribile lasciando, verso quota 500 m. ca., la via di pellegrinaggio che sale al santuario, per prendere il sentiero n. 14. L’ambiente è caratterizzato da macchia bassa e macigni rocciosi, e il percorso traversa in quota la testata di piccole valli boscose (lecci e castagni). Dopo aver ritrovato il sentiero n. 13 che scende alla Zanca, il nostro (n. 14) volta decisamente verso sud e poi verso ovest, iniziando la discesa nella valle dell’Uviale, fino a raggiungere il mortaio di Patresi. L’arrivo è previsto per l’ora di pranzo e il pullman sarà sul posto.
Per ulteriori informazioni rivolgersi presso la sede del gruppo.