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A Sestri Levante Lorenzo Schia conclude la sua corsa sulla Via Marialonga

Lorenzo Schia ha concluso la sua corsa sui 144 km del Cammino “Marialonga” accolto a Sestri Levante dalle autorità cittadine. Insieme a loro anche un rappresentante di FIE Liguria

«Calcola 28 ore, così è più semplice, tanto non era una gara». Questo il tempo effettivo – lievemente arrotondato per eccesso – che Lorenzo Schia ha impiegato a percorrere la Via Marialonga, il cammino che da Fornovo Taro (PR) raggiunge il mare a Sestri Levante (GE). Sulla carta 144 km. diventati 153 a causa di alcune problematiche derivanti dal mal tempo che ha imperversato giovedì 10 ottobre sull’Appennino emiliano. E qui il pensiero non può non andare al ricordo dei drammatici eventi alluvionali che, nel corso di questi ultimi anni, hanno martoriato il territorio dell’Emilia-Romagna.

Lorenzo si è trovato ad affrontare un vero e proprio nubifragio che ha messo a repentaglio non solo la sua prestazione, ma forse la sua stessa vita. Trovandosi su sentieri ormai impercorribili, è stato costretto a un tuffo fuori programma in un fiume in piena e a dover combattere contro la corrente per raggiungere l’altra riva. Ma per fortuna, tutto è andato bene e il nostro amico runner ha potuto raggiungere la destinazione che si era prefissato in perfetto orario, nonostante a causa di questo imprevisto il percorso si sia allungato di quasi dieci chilometri. Ciò detto per quanto riguarda la cronaca del primo giorno di percorrenza della Via Marialonga che, a causa del vento gli è costata sia il poncho che la leggera giacca a vento, ovvero l’equipaggiamento protettivo che normalmente porta nello zaino. La seconda giornata, venerdì, fortunatamente ha visto il tempo migliorare e, quindi, sul fronte delle avventure estreme, niente di particolare da segnalare. Infine, e qui sveliamo un piccolo segreto, alla sera del secondo giorno, Lorenzo si trovava già a pochissimi chilometri dalla destinazione finale, concordata di fronte all’ingresso del palazzo comunale di Sestri Levante, dove ad accoglierlo c’erano il sindaco Francesco Solinas, insieme a una delegazione di esponenti politici e del mondo dell’outdoor associativo della bellissima cittadina della Riviera di Levante. Ed era presente anche una rappresentanza del Comitato Regionale Liguria della FIE.

Dopo la piccola ma sentita cerimonia, nella quale da parte di tutti traspariva l’ammirazione per una prestazione che, per noi umani, ha dell’incredibile, c’è stato modo di conversare a lungo con l’amico runner. Innanzitutto, e questo Lorenzo ha voluto ricordarlo e raccontarlo, il senso di questa ennesima avventura, del quale abbiamo già avuto modo di accennare, ma che è stato ulteriormente approfondito. Stefano Schia, recentemente scomparso, pur non essendo originario di Marialonga, in gioventù vi aveva trascorso moltissimo tempo. Da lì aveva addirittura potuto assistere ai combattimenti che, sul finire della campagna d’Italia della Seconda guerra mondiale, contrapposero le Forze Armate alleate (supportate anche dai Partigiani, caso rarissimo) alla Wehrmacht in quella che passerà alla storia come la Battaglia della Sacca di Fornovo. Il padre di Lorenzo, al quale quest’ultimo era legato non solo dal rapporto familiare ma anche da una lunga pratica sportiva comune, poi, era amante della montagna e della collina, piuttosto distante dalle passioni marinare. Con un’unica eccezione: Sestri Levante, che invece egli apprezzava e frequentava per diletto.

Un cammino che unisce la località di residenza della famiglia, con la località meta delle puntate “marine” e che per giunta passa da uno dei luoghi amati in gioventù… una ghiotta occasione che Lorenzo Schia non poteva lasciarsi scappare per onorare in questo modo la memoria del padre.

L’avventura è stata ufficialmente conclusa, dopo la breve cerimonia, con un tuffo in mare e una breve nuotata per raggiungere la statua del Pescatore nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, alla quale ha fatto seguito un brindisi rinforzato da un piatto di trofie al pesto.

Per la Federazione Italiana Escursionismo, inoltre, questa ennesima avventura del runner ha avuto anche una valenza di ordine pratico, oltre alla prosecuzione di un rapporto di collaborazione e di amicizia che dura, ormai, da alcuni anni. Durante la via, Lorenzo Schia ha indossato la maglietta tecnica che la FIE ha fortemente voluto realizzare. Una sorta di collaudo sul campo, e questo era previsto, in condizioni, come abbiamo visto, estreme. Il giudizio finale è stato di un capo di qualità buonissima, molto leggero, che non fa sudare, molto traspirante e che asciuga molto in fretta.

Per concludere questo breve resoconto, qui sotto mostriamo le fotografie che, come sempre, Lorenzo ci ha inviato per documentazione e memoria, con l’avvertenza che, per i motivi che sono stati chiariti in apertura, si riferiscono quasi tutte alla seconda giornata. Nella prima, infatti, il cellulare è stato protetto, per evitare che, a causa dell’acqua, si danneggiasse e con esso il tracciato del percorso e l’unica possibilità di comunicare in caso di emergenza. Inoltre, a causa di qualche inghippo tecnico, non è stato possibile spedirle in ordine cronologico, per cui vengono presentate alla rinfusa, così come le abbiamo ricevute.

Grazie Lorenzo e alla prossima!

Rassegna fotografica

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Cronaca della gara organizzata dal GSA Rezzato

Pronti, Partenza Via!!!

Domenica 15 settembre 2024 alle ore 8:30 è iniziata a Rezzato (BS) il 39° Trofeo Chiesetta degli Alpini di marcia di regolarità. Sono stati 79 gli atleti e 18 le coppie di liberi (non tesserati FIE) a darsi battaglia sul Monte Regogna e Monte Fieno, con 12 km di saliscendi in una giornata per fortuna soleggiata e dal clima mite.

Sei i settori per gli agonisti e cinque i settori per le coppie della manifestazione promozionale. Minuto dopo minuto partono tutti i protagonisti iniziando a contare i propri passi e pensando: “sono concentrato e il mio passo è regolare”. I km si susseguono, cambia la media da tenere come da indicazione del cartellino in mano, si guarda il cronometro e si cerca di leggere e capire le difficoltà del percorso in modo che il proprio passo sia sempre costante e regolare.

Finalmente si arriva al traguardo e si “stoppa” il cronometro e ci si rende conto di essere stanchi ma felici per aver superato tutte le difficoltà incontrate sul percorso che gli organizzatori con maestria hanno saputo creare scegliendo il tracciato.

Ci si avvicina al ristoro per recuperare energie bevendo thè o acqua e mangiando qualche biscotto e poi con la stanchezza ma anche la curiosità che prevale su tutto si iniziano a cercare i tempi esposti e si controllano le proprie penalità fatte su ogni percorso. Infine si attende la classifica finale pubblicata su tabelloni dove ci si ritrova con un folto gruppo di marciatori, ascoltando i vari commenti del tipo: “io nel primo settore ho fatto 10 penalità” oppure “La salita io l’ho centrata con zero penalità” o ancora “ho fatto fatica nell’ultimo settore e ho fatto ritardo, và bè mi devo allenare un pò di più per migliorare la mia resistenza”

Poi arrivano classifiche alla mano e finalmente si svelano i vincitori!

Ecco una sintesi:

Classifica Open maschile incoronato Serafino Linetti dell’AS Cailinese con 46,04 penalità, a seguire Emanuele Corti del Gam Vallio Terme con 64,09 penalità e Giuseppe Rocci del’ APDG Villardorese con 76,46 penalità;

Classifica Open femminile podio dominato da Patrizia Ravasio dell’Uep Nese con sole 50,78 penalità, a seguire Marina Rovetta del Gam Vallio Terme con 71,65 penalità e Nives Gritti dell’Osa Valmadrera con 88,45 penalità;

Classifica cadetti/ragazzi podio tutto targato ANA Mazzano con al primo posto Andrea Pelizzari, al secondo Gaia Bridi e al terzo Filippo Voltolini, seguiti dai bravissimi fratelli dell’AS Cailinese Vittoria e Pietro Tanghetti;

Classifica Juniores Alessia Capri dell’Ana Mazzano sale sul gradino più alto del podio, seguita da Thomas Ghidoni del Gruppo Alpini Basson.

Categoria promozionale vinta da Alessandro Saporito della Gef Dinamo mentre nella categoria Genitori/figli vince una coppia abbastanza collaudata Pietro e Andrea Torri di Rezzato che ogni anno si presentano con grande grinta e piacere.

Per la prima volta, collaborando con il Brescia Run e Sport del CSI sezione Brescia, è stata abbinata una camminata ludico motoria di Km 7,7 e i partecipanti, sono stati contenti e piacevolmente sorpresi da un bel percorso con saliscendi su un monte che ha riservato tratti poco insidiosi ma con variabili insolite. Per il prossimo anno ci si è presi l’impegno di migliorare e aumentare la partecipazione perché si sa che lo sport all’aperto fa bene a tutti.

Un terzo tempo, a base di spiedo e prelibatezze tipiche bresciane curato dal gran gruppo degli Alpini gestori del Rifugio, ha conquistato i presenti nell’attesa delle premiazioni. Al termine della bella giornata anche gli organizzatori si sono rilassati… ma non troppo… perché è già tempo di pensare alla gara del prossimo anno cercando sempre di migliorarsi.

Bye bye al 2025 da Cristina Conforti e tutto il suo gruppo sportivo.

Cristina Conforti
G.S.A. Rezzato

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La Via Marialonga: la nuova impresa di Lorenzo Schia

Via Marialonga calpesta sentieri fatti di polvere, roccia e fango.
Via Marialonga attraversa paesi e borghi dove il tempo si è fermato.
Via Marialonga si tuffa nel mare.
Dal sito

Lorenzo Schia in una recente fotografia tratta dal suo profilo Instagram

Questa mattina, 10 ottobre 2024, Lorenzo Schia – ormai una vecchia conoscenza della FIE – è partito per una nuova impresa: percorrere la Via Marialonga – dalla pianura al mare. Oltre 70 km al giorno per arrivare a destinazione sabato 12 ottobre in mattinata, quando è fissato un incontro con le istituzioni e i media.

Vediamo alcuni dati tecnici. Per un normale escursionista la Via Marialonga, si percorre in 7 tappe. La lunghezza complessiva è di 144 km, con un dislivello complessivo up di 4980 metri e down di 5030. 

Questo percorso collega l’Emilia con la Liguria, attraverso il Passo Cento Croci. Attraversa quattro province (Parma, Piacenza, La Spezia e Genova) e tocca il territorio di quindici comuni: Fornovo Taro, Medesano, Varano Melegari, Pellegrino Parmense, Bore, Morfasso, Vernasca, Bardi, Compiano e Bedonia in Emilia; Tornolo, Varese Ligure, Maissana, Casarza Ligure e Sestri Levante in Liguria).

Stefano E Lorenzo Schia nel 2020, quando Lorenzo stava percorrendo il Sentiero Europeo E1

Le tappe “istituzionali” sono:

Fornovo Taro – Pellegrino Parmense
Pellegrino Parmense – Bore
Bore – Bardi
Bardi – Compiano
Compiano – Varese Ligure
Varese Ligure – Bargone
Bargone – Sestri Levante

Per Lorenzo Schia questa impresa ha un significato particolare. La parte iniziale del percorso, infatti, attraversa zone nelle quali suo padre Stefano, recentemente scomparso, aveva vissuto in gioventù. Si tratta quindi di un omaggio alla memoria di un altro sportivo praticante, del suo maestro di corsa sulle lunghe distanze. Si tratta anche di zone interessanti sotto molti aspetti, da quello storico a quello culturale, oltre a quello paesaggistico e naturalistico. 

Inizialmente, la partenza era prevista il 2 ottobre con arrivo sabato 4, ma il maltempo che ha imperversato sull’Appennino ha reso il rinvio di una settimana necessario. Di sicuro, saremo a Sestri Levante ad accogliere l’amico Lorenzo, che in questa occasione indosserà la nuova maglia della FIE.

Questa avventura di Lorenzo Schia ha avuto notevole rilievo sulla carta stampata. Qui sotto riportiamo un articolo del Secolo XIX di giovedì 10 ottobre 2024 che racconta l’impresa.

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Camminare l’Italia: gli Stati generali del turismo outdoor

Sabato 23 e domenica 24 settembre, si terranno a Venezia gli Stati generali del Turismo outdoor, preceduti dal lavoro di otto tavoli tematici, i cui lavori si svolgeranno online. Organizzatore dell’evento è il CAI e la FIE svolgerà un ruolo di rilievo partecipando al massimo livello ai tavoli 1 (“Segnaletica e manutenzione dei percorsi, itinerari di lunga percorrenza e reti escursionistiche”), 5 (“Inclusione, diversity e giovani”) e 6 (“Accessibilità”).

Cammini e Sentieri a lunga percorrenza in questa fase storica sono al centro dell’attenzione e questi Stati generali hanno lo scopo di indirizzare i decisori politici ed economici nella direzione del turismo sostenibile.

Riportiamo in questo post il Comunicato Stampa redatto dal CAI per la presentazione di questa attività e il programma dei tavoli di lavoro.

Comunicato stampa

IL CLUB ALPINO ITALIANO ORGANIZZA
GLI “STATI GENERALI DEL TURISMO OUTDOOR –
CAMMINARE L’ITALIA: VERSO UNA VISIONE COMUNE”

La conferenza nazionale si terrà a Venezia
sabato 23 e domenica 24 novembre 2024

Dal 14 ottobre al via gli otto tavoli
di lavoro tematici online  aperti agli stakeholder 

Milano, 8 ottobre 2024

Sviluppare una riflessione a livello nazionale sulla governance, lo sviluppo e la gestione nel lungo periodo dei cammini e dei sentieri italiani, per diffondere la conoscenza delle buone pratiche adottate a livello italiano e internazionale.

Con questo obiettivo il Club Alpino Italiano, con il patrocinio e il contributo del Ministero del Turismo e il patrocinio di Sport e Salute Spa, organizza gli “Stati Generali del turismo outdoor – Camminare l’Italia: verso una visione comune”, in programma sabato 23 e domenica 24 novembre 2024 a Venezia.

L’organizzazione degli Stati Generali prevede un percorso partecipato e inclusivo. Dal 14 ottobre al 6 novembre il Cai organizza otto tavoli di lavoro tematici on line, per ognuno dei quali sono previste due sessioni da un’ora e mezza ciascuna. Ai tavoli sono invitati a partecipare come oratori i rappresentanti di enti, organizzazioni e operatori attivi nel settore e sarà possibile per tutti partecipare come uditori.

Le tematiche trattate riguardano: 

“Segnaletica e manutenzione dei percorsi, itinerari di lunga percorrenza e reti escursionistiche” (21 ottobre e 4 novembre, ore 20.30);
“Governance e organi di governo” (23 ottobre e 6 novembre, ore 18.30);
“Raccolta dati: verso un osservatorio sul turismo outdoor e sui cammini” (16 e 30 ottobre, ore 18:30);
“L’escursionismo e i cammini per lo sviluppo turistico dei territori” (14 e 28 ottobre, ore 18.30);
“Inclusione, diversity, giovani”(21 ottobre e 4 novembre, ore 18:30);
“Accessibilità” (16 e 30 ottobre, ore 20.30);
“Promozione” (14 e 28 ottobre, 20:30);
“Accoglienza e sostenibilità” (23 ottobre e 6 novembre ore 20:30).

Ogni tavolo prevede un momento di dialogo aperto tra i partecipanti, i cui risultati saranno inseriti in un dossier che verrà presentato a Venezia e diffuso a enti e organizzazioni di livello locale e nazionale.

La due giorni veneziana sarà un’occasione di condivisione e dialogo fra le organizzazioni e le associazioni attive nel mondo dei cammini, dell’escursionismo e del turismo sostenibile, e le istituzioni.

I cammini e gli itinerari escursionistici di lunga percorrenza, tra cui il Sentiero Italia, sono oggi sempre più frequentati e al centro del dibattito nazionale e dell’attenzione da parte delle istituzioni. È un periodo di grande crescita e di cambiamenti in cui è importante che i promotori e i gestori dei cammini abbiano la possibilità di condividere le migliori soluzioni al fine di favorire lo scambio di esperienze, buone pratiche e mettere le basi per realizzare linee guida condivise, con l’obiettivo di indirizzare l’organizzazione territoriale e i finanziamenti pubblici nel futuro.

Per iscriversi ai tavoli: cai.it/statigeneralidelturismo
Per maggiori informazioni: statigenerali.outdoor@cai.it

Programma dei tavoli di lavoro

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Elogio dello stupore. Estetica, sacralità ed etica della natura

Il Meeting FIE Calabria come luogo di amicizia e di incontro

Un luogo dove ci siamo incontrati per costruire condivisione delle esperienze di cammino e di escursionismo, di formazione e di crescita, di ascolto e di reciproco supporto.

Ci incontriamo a Serrastretta, vitale borgo ai pedi della Sila catanzarese, nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre.

Ad accoglierci la Tribù degli alberi dell’associazione Edrevia che ci ospita con sapienza e cura.

All’interno del palazzo Pingitore ci sentiamo subito a casa.

Tanti i partecipanti provenienti dalle diverse associazioni calabresi e anche siciliane.

Ci ritroviamo con la gioia di rivedersi tra amici vecchi e nuovi che corrisponde alla potenza del richiamo dei valori comuni e condivisi nell’andare in montagna alla ricerca del “Sacro” che abita dentro e fuori di noi.

Sabato sulla “Via dei sediari” a raccontare emozioni, fatica di tempi passati e antichi mestieri.

Per i vicoli ci saluta con gioia dall’alto dei suoi 100 anni Zia Maria da lì a poco, nel bosco, ad accoglierci in silenzio i castagni: maestosi patriarchi che abitano queste ridenti e rigogliose montagne della Calabria.

Lo sguardo si perde verso l’orizzonte ad ammirare paesaggi che custodiscono la forza e l’essenza di questi luoghi.

La pioggia rende molto intimo questo cammino di sabato mattina. Intimo come il camino che troviamo acceso e scoppiettante a darci calore e ristoro nel rifugio della faggeta.

Ci ritroveremo nel pomeriggio a Soveria Mannelli, nell’area Museo del parco Carta delle Industrie Rubbettino, a stupirci di come si può vivere facendo cultura in questi luoghi di montagna ascoltando un visionario Francesco Bevilacqua che ci racconta dell’elogio dello stupore, rispetto della natura e salvaguardia dell’ambiente.

Ci si interroga, ci guardiamo dentro, volgendo lo sguardo fuori, intorno, altrove, consapevoli di essere qui in un posto meraviglioso del Mondo.

La bellezza che rivela la natura come incanto e armonia, come creato, cuore, corpo, cibo, territorio, paesaggio, emozioni, accoglienza, sorrisi, abbracci… qualità di relazioni, costruttori di destinazioni.

Il bello, buono, giusto, il tempo, la consapevolezza.

A Soveria, domenica continuiamo con la magia dei racconti di Emilio Leo nelle mura del più antico lanificio della Calabria.

Più tardi Fabio Andina ci racconterà della montagna che salva; le sue montagne sono le Alpi svizzere ma il suo racconto rievoca la forza altrettanto identitaria delle nostre bellissime amate singolari e così diverse montagne calabresi

Le capacità, le competenze, le conoscenze che possiamo mettere a disposizione: “il Nostro che custodisce il Mio”.

Il panino nel “Parco Carta” è una festa.

Prima dei saluti ci ritroviamo tutti insieme nell’ area Talk del Museo Rubbettino a parlare di FIE, di associazionismo, di formazione di opportunità di Sentieri che uniscono i popoli.

Ospite “Speciale”, il delegato della Giunta Nazionale FIE Massimiliano Bianchi.

Massimiliano si è perfettamente integrato nel paesaggio e mescolato tra le nostre anime di appassionati e rispettosi frequentatori di luoghi.

La sua prima volta in Calabria da attento osservatore, ci racconterà di come gli sguardi e i gesti dicono più delle parole pronunciate.

Annunziata Chiodo
Consigliere Comitato Regionale FIE Calabria

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Terza Marcia Mondiale per la Pace e Nonviolenza

A Roma durante il passaggio della Terza Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza, si sta organizzando per il 24 novembre 2024 un evento che vede il Tevere protagonista di questa importante manifestazione.

Il 2 ottobre 2024, Giornata Internazionale della Nonviolenza, è partita da San José di Costarica la Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza dove tornerà, dopo aver fatto il giro del Pianeta, il 5 gennaio del 2025 e Roma costituirà una tappa.

L’evento prevede la partenza del gruppo di canoisti con pagaie, SUP, gommoni (circa 6 imbarcazioni) dallo scalo di Pinedo alle ore 9.30, organizzato dall’ASD DIT (discesa internazionale del Tevere).

I camminatori e i ciclisti partiranno sempre alle 9.30 da Ponte Milvio.

Durante il tragitto ci sarà una sosta – prevista per le ore 12:00 – a Ponte S. Angelo, per il raduno con i camminatori ed i ciclisti che provengono dalla sponda destra del Tevere.  Successivamente il corteo di pagaie, camminatori e ciclisti si recherà alla Città dell’Altra Economia, dove per le ore 14:00 saranno previste iniziative e dibattiti sulla Pace (programma in via di definizione).

La parte ciclistica sarà curata dall’associazione FIAB.

Per info e contatti: marciaperlapacetevere@gmail.com – Tel 06 89479213
Sito Marcia Mondiale: https://theworldmarch.org/it/
Per aderire all’evento, cliccare qui e compilare il form 

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Il secondo raduno dei gruppi FIE Lazio ad Oriolo Romano

Nella giornata del 6 ottobre 2024 si è tenuto il 2°raduno dei gruppi FIE Lazio ad Oriolo Romano.

Una giornata “miracolosa” con oltre 130 persone arrivate dalle dieci associazioni laziali della FIE.

Noi di “Yogarmonia walking e trekking” abbiamo avuto l’onere e l’onore di organizzare questo raduno che è stato veramente una sinergia di anime che sono inserite nella grande famiglia della FIE.

Abbiamo seguito l‘acqua come filo conduttore del raduno perché mai come in questo momento di grandi sconvolgimenti noi che siamo accompagnatori FIE e camminatori dobbiamo far comprendere a chi cammina con noi l’importanza e la tutela di questo prezioso elemento e la preservazione dei luoghi e della natura da lasciare alle prossime generazioni.

Abbiamo visitato il sistema delle fontane e dei fontanili più rilevanti del borgo di Oriolo Romano, raccontandone la storia. Il nome del paese potrebbe derivare da “hordeolus”, ‘chicco d’orzo’, secondo un’ipotesi che risale allo studioso Gerhard Rohlfs. Più probabile appare la derivazione da aureus ‘d’oro’, in analogia con omonimi lombardi, per la fecondità del terreno o anche da Aureoulus, nome personale romano. Sulle colline dei monti Sabatini, Oriolo Romano è a ridosso del Lago di Bracciano, tra boschi di antichi faggi, cerri e castagni. Siamo all’interno del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano (a nordovest della capitale, nella bassa Tuscia). Il territorio vanta le Olmate, l’antico giardino di Palazzo Altieri, e la rigogliosa Faggeta di Monte Raschio, patrimonio mondiale naturalistico dell’UNESCO dal 2017. “Città ideale e felice” Oriolo Romano fu pianificata così nella sua organizzazione economica e urbanistica dal suo fondatore della famiglia nobile Santacroce. Quando, infatti, nel 1560 Giorgio Santacroce fondò il primo insediamento del borgo, fece applicare un piano regolatore razionale e preciso, capace di soddisfare le necessità del popolo e dei Signori. Ancora oggi Oriolo Romano gode di questo particolare carattere urbanistico apparendo come uno dei pochi esempi di insediamento umano dettagliatamente pianificato nel suo assetto e nei suoi spazi. Strade rettilinee, un giardino e un orto per ogni casa, una grande piazza per i momenti di incontro e una grande via, l’antica via Clodia, per il passaggio delle attività commerciali: queste le sue caratteristiche fondamentali.

L’escursione è iniziata con i saluti istituzionali FIE e delle Autorità locali davanti alla Fontana Vecchia, a seguito dei quali vi è stata una lettura e un’introduzione al tema centrale dell’escursione. Successivamente abbiamo fatto visita al Parco di Palazzo Altieri con le sue piante secolari, dove è avvenuta una breve meditazione di pochi minuti di contatto con la natura ed il luogo. L’evento è proseguito con la visita alle vie dell’acqua tra le fontane storiche del paese e il centro antico. Il percorso ad anello ci ha portati alla Mola ed alla sua cascata Monumento Naturale. Il parco della Mola, che si estende a circa 5 km dal centro del paese di Oriolo Romano, prende il nome dal vecchio molino, costruito nel 1573 dal feudatario Giorgio Santacroce. Tale costruzione sfruttava le acque del fiume Mignone del fosso Biscione per realizzare la molitura del grano da farina. La Mola, detta del Biscione, è immersa nel verde a poca distanza dai resti delle antiche opere di canalizzazione e delle mura perimetrali in tufo. In tutta l’area non mancano manifestazioni termali tipiche di un territorio vulcanico come quello della Tuscia. Tra le sorgenti termali maggiori si registra sicuramente quella della Mola stessa, caratterizzata da acqua tra i 25 e i 28 gradi centigradi e da abbondanti emissioni gassose. All’interno del Parco della Mola l’Università di Roma Facoltà di Agraria ha allestito un parco con tavoli per il ristoro e due piccole piscine che raccolgono l’acqua sulfurea termale locale. Giunti alla Mola abbiamo effettuato una visita con spiegazione storico-naturalistica di quei luoghi.

I ringraziamenti vanno agli amici Maja Borer e Paolo Guardalà e tutta la famiglia che sono stati base sicura ed accogliente su cui organizzare il nostro raduno. Senza il loro supporto, la giornata di ieri sarebbe stata impossibile. A loro va’ un grazie di cuore.

Ringrazio anche mia moglie Stefania Bochicchio, che ha supportato l’organizzazione con il suo aiuto fattivo e delicato, ed inoltre l’amico dell’associazione “Tarkna”, Ennio Soldini ed il presidente della locale sezione CAI per la presenza e l’amministrazione comunale di Oriolo Romano.

Grazie anche a Danilo Zuliani che ha letto poesia e pensieri dedicati all’acqua davanti ad ogni fontanile.

Abbiamo anche presentato la prossima marcia mondiale che passerà per Roma il prossimo 24 aprile. Noi della FIE siamo parte dell’organizzazione: mai come ora la pace è necessaria.

Grazie ad ognuno di voi per esserci stato e spero che i miracoli si ripetano sempre.

Giuseppe Miccoli
presidente di #yogarmoniawalkingetrekking #loyogaincammino
https://www.facebook.com/lacastellina15oriolo

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Domenica 6 ottobre 2024 diventerà presto una data storica, e non solo per la Federazione Italiana Escursionismo. In concomitanza con l’annuale Raduno Escursionistico del Comitato Regionale Veneto, infatti, si è tenuta l’inaugurazione della Antica Strada della Costa, il cui ripristino è stato frutto del duro lavoro (5240 ore in un arco di tempo che va da aprile 2018 ad agosto 2024) dei volontari dell’Associazione Montagne e Solidarietà di Quinto Vicentino. Questa opera ha usufruito anche dei fondi del Bando Ambiente che la FIE annualmente eroga per progetti di interesse naturalistico, paesaggistico e storico.

L’Antica Strada del Costo è un tragitto che per secoli ha collegato l’Altopiano dei Sette Comuni alla pianura veneta. Un collegamento che univa due mondi altrimenti diversissimi e completamente separati. Come tutte le strade, rappresentava un veicolo di dialogo, di apertura culturale, di scambio economico. Ma da anni si trovava in stato di abbandono e questa iniziativa di ripristino di un antico percorso non può che essere un suggerimento per tutti i camminatori: andate a immergervi nella natura dell’Altopiano e organizzate delle escursioni in un contesto ricco di storia, oltre che, naturalmente, bello e salubre.

Per Giorgio Spiller, uno dei promotori dell’iniziativa, intervistato da L’Eco Vicentino, edizione del 5 ottobre 2024, l’idea che ha dato vita a questo enorme lavoro è quella di «arrivare a recuperare e a nobilitare quel patrimonio sentieristico che fa parte della nostra identità». La via ora ripristinata permetterà agli escursionisti di toccare con mano la dura realtà della vita dei montanari dell’Altipiano dei Sette Comuni e di ripercorrere cammini che sono stati solcati per secoli da migliaia di persone.

Una iniziativa di questo tipo, per l’impegno che ha richiesto e per la sua eccezionalità, ha suscitato un notevolissimo interesse per quanto riguarda la stampa locale e, grazie al lavoro di chi ha raccolto le informazioni pubblicate sui siti internet dei numerosi media locali che ne hanno dato rilievo, abbiamo la possibilità di presentare un corposo dossier, corredato di numerose immagini, in grado di soddisfare tutte le curiosità e fornire tutte le informazioni del caso. Lo riportiamo qui sotto (cliccando su questo link è possibile scaricarlo e leggerlo con tutta calma).

Rassegna stampa

L’articolo proviene da FIE Italia – Federazione Italiana Escursionismo.

Il Raduno degli Accompagnatori della Toscana in due racconti

Un Raduno Diverso, vissuto con i 5 sensi!

Questo anno il CR Toscana ha scelto di effettuare il Raduno Accompagnatori, a numero chiuso, presso un Rifugio.

Grazie ai nostri Commissario Raduni e Commissario Parchi ed aree protette abbiamo scelto il Rifugio a San Pellegrino in Alpe. Due giorni in un ambiente diverso, in un ambiente dagli spazi limitati e comuni, dove il rispetto l’uno dell’altro è alla base della convivenza. Tutto forma!

Nei precedenti Raduni avevamo privilegiato il Camminare Insieme, lasciando spazio all’incontro con gli Accompagnatori.

A distanza di tempo, le esigenze degli Accompagnatori e delle Associazioni sono cambiate e di conseguenza gli obiettivi delle attività promosse dal Comitato, con e per le Associazioni ed il loro associati.

L’Obiettivo primario del Raduno 2024, che sarà esteso anche ai prossimi, è dar vita a laboratori per la formazione, momenti di scambio di conoscenze a piccoli gruppi, completati dall’obiettivo di approfondire la rete di relazioni, grazie condivisione degli spazi comuni, del buon cibo presso strutture come i Rifugi, lasciando comunque uno spazio alla scoperta del territorio ospitante, tra momenti culturali e momenti nella natura.

Tra le novità di questo anno, anche una ginnastica per il risveglio muscolare, alle ore 7.00, al fresco e dinanzi all’emozionante panorama delle Apuane ed una ginnastica all’aperto, post prandiale e prima dell’inizio dei lavori, che ci ha permesso di seguire il laboratorio formativo per tutto un pomeriggio. Di questa esperienza, ringraziamo Angelo Latorre che ha introdotto una consuetudine adottata negli incontri ERA.

È stato un Raduno diverso, vissuto con i 5 sensi e in tutti i sensi!

Cinzia Manetti,
Commissione AE e
Formazione del C.R. Toscana

San Pellegrino in Alpe: la terrazza per contemplare le Apuane.

Sabato 21 e domenica 22 settembre si è tenuto nella splendida cornice di San Pellegrino in Alpe il Raduno annuale degli Accompagnatori di Escursionismo della Toscana.

Dopo una breve visita al bellissimo Santuario di S. Pellegrino in Alpe e un meraviglioso panorama a 360° sulle Apuane, i partecipanti hanno potuto assaporare le specialità gastronomiche del territorio presso il Ristorante al Casone.

Nel pomeriggio abbiamo avuto il piacere di ascoltare e confrontarci con il nostro Presidente Angelo Latorre che ci ha illustrato un ambizioso progetto denominato ONOS (European Network for Outdoors Sport), che ha dato lo spunto per affrontare l’importante tematica della Sostenibilità e manutenzione dei sentieri e le nuove metodologie di certificazione  utili per capire come, dove e quali regole devono essere seguite per eventualmente ottenere la certificazione di un sentiero, tematica questa che sarà oggetto del prossimo Convegno Europeo dei Sentieri e dei Cammini  in programma dal 7  novembre al  10 novembre 2024.

Al termine dell’incontro, nella nostra terrazza del Rifugio, al tramonto del sole sulle Apuane, abbiamo condiviso la nuova idea progettuale, nata al termine del Corso per AEN – Accompagnatore di Escursionismo Nazionale, su sollecitazione del Commissario Federale alla Formazione Ugo Stocco: dar vita alle tesine presentate.

E proprio nel dar vita, che è nata l’idea di una giornata dedicata a Noi stessi ed agli Altri, dedicata all’Ambiente, in contemporanea nelle nostre Associazioni.

Dopo l’incontro, i gentilissimi gestori del Rifugio che ci ha ospitato ci hanno deliziato con una ottima cena al termine della quale grazie ai nostri guitar men Alessandro e Fabio abbiamo dato vita ad un revival musical intonando (… o stonando) alcuni classici evergreen di cantautori italiani, cosa che ci ha dato modo di stare insieme e darci la buonanotte, ma non troppo tardi per affrontare l’escursione in programma la mattina successiva.

Svegli di buon mattino, partendo dal nostro rifugio abbiamo percorso il sentiero del Diavolo un anello sulla cresta appenninica, che ci ha mostrato in tutta la sua bellezza un panorama a 360° sull’Appenino, la Garfagnana e le Apuane.

Alla fine del percorso, ci attendeva un pranzo ristoratore al rifugio al termine del quale, dopo le foto di rito e i saluti, ci siamo dati appuntamento per la prossima escursione auspicando di incontrarci più spesso per condividere le esperienze delle nostre associazioni.

Un ringraziamento particolare agli organizzatori Alessandro, Cinzia, Roberto, Roberto ed Angelo, che ci hanno dato la possibilità di trascorrere due giorni a contatto con la natura e in compagnia di buoni amici!

Sabrina Guerranti,
Accompagnatore di Escursionismo
collabora alle attività della Commissione AE e
della Comunicazione Istituzionale

L’articolo Il Raduno degli Accompagnatori della Toscana in due racconti proviene da FIE Italia – Federazione Italiana Escursionismo.

A Mandelieu per la terza edizione degli “International Aqua Walking Games”

Sarà nuovamente Mandelieu a ospitare l’edizione 2024 degli “International Aqua Walking Games“, la terza. E la squadra italiana sta scaldando i motori, senza dimenticare tutti gli altri impegni necessari alla diffusione della marcia acquatica.

L’anno scorso, nella seconda edizione, i nostri atleti avevano conquistato una straordinaria medaglia d’argento, premio per il grande lavoro che è stato svolto nei pochi anni da quando la marcia acquatica® è stata introdotta in Italia.

Ecco il post su Facebook che illustra il programma della manifestazione.

Ma, dicevamo, la preparazione per questa importante competizione internazionale non ferma le consuete attività ed è già in fase avanzata la preparazione dell’evento successivo: la Alassio Wave Walking Cup, che si svolgerà nella rinomata località della Riviea Ligure di Ponente il 20 ottobre. Per partecipare è necessario compilare il modulo di pre-iscrizione all’indirizzo https://www.wavewalking.it/iscrizione-alassio-wave-walking-cup-swim-run-2024/. La pre-iscrizione serve all’organizzazione per prenotare le magliette da distribuire ai partecipanti, ma andrà confermata il giorno stesso della manifestazione in piazza Partigiani (ad Alassio) alle ore 8.30 del 20 ottobre 2024, insieme al versamento della quota di partecipazione, fissata in euro 15. Le gare avranno inizio alle ore 10.00 e si prevede di terminare la manifestazione alle ore 12.00.

Programma delle gare Alassio Wave Walking Cuo

Non competitivo
Binomio 400 metri
Maschile
Femminile

Competitive
Binomio 400 metri
Maschile
Femminile

Mini Aqua Beach Trail
Maschile
Femminile

Il versamento della quota di partecipazione consente l’iscrizione a più tipologie di prova.

 

L’articolo A Mandelieu per la terza edizione degli “International Aqua Walking Games” proviene da FIE Italia – Federazione Italiana Escursionismo.