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Tappa a Roma della Terza Marcia per la Pace e la Non Violenza

Tra il 24 ed il 24 Novembre c’è stato il passaggio a Roma della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza partita Il 2 ottobre 2024, Giornata Internazionale della Nonviolenza, da San José di Costarica dove tornerà, dopo aver fatto il giro del pianeta, il 5 gennaio del 2025.

5- Terza marcia pace- Programma a Roma 24 Nov

La tappa romana della Terza Marcia Mondiale che ha avuto il patrocinio della Città Metropolitana e di Roma Capitale, si è articolata in molti eventi organizzati dalle varie organizzazioni del comitato promotore.

Domenica 24 Novembre c’è stata una discesa lungo il Tevere  da Ponte Milvio fino a Testaccio alla Città dell’Altra Economia con varie modalità: in canoa e gommoni organizzata dall’ASD DIT (Discesa internazionale del Tevere), a piedi  guidati dall’Ass. FIE Piccolo Principe – Yogarmonia Walking e Trekking; in bici (con partenza dall’arco di Costantino) coordinati dalla Fiab – Biciliberatutti. 

La camminata a piedi guidata da Giuseppe Miccoli, presidente di Yogarmonia, si é svolta lungo un percorso di circa 12 km tra la banchina del Tevere ed alcuni tratti urbani per deviazioni dovute ai vari cantieri in corso per il Giubileo.

Alla partenza da ponte Milvio c’era un gruppo di Yogarmonia, un nutrito gruppo di due associazioni cinesi per i diritti civili, la nonviolenza, la libertà religiosa e varie altre persone. All’isola Tiberina si sono uniti al corteo gli amici ciclisti della FIAB e Marco Inglessis, presidente di Energia per i Diritti Umani e membro dell’equipe della Marcia Mondiale.

All’arrivo a Ponte Testaccio, di fronte all’ingresso della città dell’altra economia il corteo ha ricevuto una festosa accoglienza da parte della band folk “Samba Precaria”. La giornata si è conclusa con canti, musica e spettacoli alla Città dell’Altra Economia (ex mattatoio).

Mario Macaro

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Inaugurato il defibrillatore donato dall’Associazione Abazia apss alla comunità

«…Speriamo che non serva mai…». Come un mantra questa frase si è ripetuta più e più volte dagli illustri ospiti all’ inaugurazione del defibrillatore che l’Associazione ABAZIA apss affiliata alla FIE – Federazione Italiana Escursionismo ha donato alla comunità della frazione di Sant’Andrea di Badia Calavena (Verona) dove ha la sua sede sociale.

Venerdì 29 novembre 2024 alla presenza di molti sindaci della zona, assieme a rappresentanti della Regione del Veneto, della Provincia di Verona, di enti pubblici e privati, il sindaco di Badia Calavena (Vr) Dr. Francesco Valdegamberi ha scoperto assieme al Presidente di ABAZIA apss la bandiera che copriva il defibrillatore acquistato e sistemato sul muro esterno della sede di ABAZIA apss, defibrillatore messo a disposizione della comunità locale «qualora sfortunatamente ve ne fosse bisogno» ha commentato il sindaco di Badia Calavena nel suo discorso d’inaugurazione del defibrillatore.

Contemporaneamente il Presidente di ABAZIA apss Luigi Venturini presentava un secondo defibrillatore portatile del peso di un chilogrammo circa, destinato allo zaino del capo gita (Accompagnatore Escursionistico FIE) durante le escursioni che l’Associazione andrà prossimamente a calendarizzare.

Tutti o quasi gli Accompagnatori Escursionistici FIE aderenti al gruppo ABAZIA apss hanno frequentato un corso specifico per l’uso del defibrillatore e per mettere in opera tutte le possibili manovre di soccorso necessarie in quel caso, rendendo in questo modo tutti i capo gita in grado di intervenire in soccorso di qualche malaugurato compagno di escursione.

Alla manifestazione è seguito un momento conviviale e poi di seguito il corteo di sindaci della zona e rappresentanti politici ed amministrativi si sono recati ad inaugurare una antichissima fiera che si svolgeva nella piazza antistante alla sede di ABAZIA apss: “l’Antica fiera dei Bogoni*” datata anteriormente al 1500.

Nota:
*Bogoni: lumache (gasteropodi terrestri)

Immagini della manifestazione

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Giornata Internazionale della Montagna

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, non per chi ne deturpa l’esistenza e l’armonia“. Così Mario Rigoni Stern, grande scrittore ma prima ancora uomo di montagna.

L’11 dicembre di ogni anno è la Giornata Internazionale della Montagna, che si celebra a partire dal 2003 per decisione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’obiettivo dell’assise internazionale era ed è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ai problemi delle aree montuose, nonché di sottolineare l’importanza delle montagne per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. La data scelta coincide con l’anniversario dell’adozione del Protocollo di Tokyo, pubblicato proprio l’11 dicembre del 1997. Questo accordo, arrivato a conclusione del COP3 prevedeva degli obiettivi vincolanti di riduzione del gas serra, ma ha avuto un iter di applicazione piuttosto ritardato e controverso. Per un approfondimento sull’argomento rimandiamo al sito xclimate.net.

L’argomento scelto per l’edizione 2024 della Giornata Internazionale della Montagna è Soluzioni montane per un futuro sostenibile – Innovazione, adattamento e giovani. Si punta a un triplice approccio per affrontare alcune delle criticità in atto nel modo più efficace possibile. 

Le montagne sono soggette a una notevole pressione a causa dei cambiamenti climatici. Un utilizzo intelligente delle tecnologie a disposizione, è ritenuta una capacità fondamentale per gestire la complessità della montagna. L’adattamento diventa invece imperativo per costruire resilienza. La partecipazione attiva dei giovani può infine essere la condizione indispensabile per garantire la sostenibilità a lungo termine delle soluzioni adottate. 

Il quadro che emerge da una attenta analisi della situazione delle montagne oggi è molto preoccupante. In territorio montuoso vive circa il 15% della popolazione mondiale. Le montagne forniscono acqua dolce, condizione fondamentale della vita di almeno la metà della popolazione mondiale e in montagna si trovano circa il 50% dei punti caldi di biodiversità del pianeta. Si tratta di un ecosistema delicato messo a dura prova dalle attività antropiche. Oltre 300 milioni di persone rurali montane nei Paesi in via di sviluppo sono oggi sottoposte a una progressiva degradazione del suolo.

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Il calendario 2025 della FIE

Anche nel 2025 il calendario della Federazione Italiana Escursionismo è stato realizzato con le fotografie dei partecipanti al FIE Photo Contest 2022, un archivio che si sta sempre più rivelando una miniera di opportunità creative.

A differenza degli anni passati, non abbiamo voluto anticipare la visione del calendario a mezzo sito, per lasciare la possibilità di sfogliarlo in anteprima, lasciando il gusto della scoperta. Inutile ricordare che si tratta di un prezioso strumento di pubbliche relazioni per la FIE e per le Associazioni, qualcosa che, una volta appeso al muro, rimane per un anno intero e permette di ricordare la persona che lo ha donato e l’occasione in cui è stato consegnato.

La foto in copertina di questo post si intitola “Tra le lande“, ed è stata scattata a Petina (SA) da Gaetano D’Agostino ed è stata scelta per il mese di ottobre 2025. Complimenti all’autore e a tutti gli altri fotografi che hanno voluto arricchire il FIE Photo Contest 2022 e la dotazione di immagini della Federazione.

Qui di sotto potete visualizzare in anteprima il Calendario FIE 2025, ispirato al tema Natura e Ambiente che cliccando qui è disponibile anche in versione scaricabile. 

calendario 2025

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Conclusi gli Stati Generali del Turismo Outdoor

Lo scorso fine settimana (il 23 e 24 novembre 2024, NdR) a Venezia la FIE ha partecipato agli Stati Generale del Turismo Outdoor organizzati dal CAI con la collaborazione del Ministero del Turismo. Sono stati due giornate intense di lavoro dove i tanti relatori hanno esposto i loro contributi condividendo i loro punti di vista e le loro buone pratiche.

Ci sono stati tanti interventi da parte di figure Istituzionali e di Governo che hanno illustrate le iniziative che i vari Ministeri stanno mettendo in atto a supporto dei Cammini e dei tracciati a lunga percorrenza.

La partecipazione di FIE ai Tavoli di Lavoro ha anche aperto alcuni canali di collaborazione con altri soggetti che operano sui medesimi temi, come ad esempio nel Tavolo 6 il nostro gruppo di lavoro sulla Disabilità ha preso contatto con il SODAS del CAI per l’avvio di una cooperazione sui contenuti comuni, mentre nel Tavolo 5 abbiamo presentato il Progetto PATH, finanziato con il programma Erasmus+, che ha riscontrato molto interesse tra i presenti. Durante i lavori della due giorni un grande risalto è stato dato soprattutto alla digitalizzazione dei percorsi e delle attività outdoor e con la presentazione di FIE al Tavolo 1 è emerso in modo convinto che la nostra Federazione è già all’avanguardia su questo argomento, con l’applicazione FIEMAPS, che si sta rivelando estremamente versatile per il raggiungimento dei nostri progetti e per l’interazione con le altre piattaforme esistenti.

Tutti i risultati di questi incontri sono raccolti nel dossier di chiusura degli Stati Generali, un corposo documento che ci sarà estremamente utile per indirizzare i nostri futuri lavori.

L’incontro con tante altre realtà di questo settore ci ha fatto capire i grandi obiettivi che la FIE è in grado di raggiungere, anche in considerazione della nostra storia e della grande esperienza che le nostre strutture possono offrire. Abbiamo ancora molto lavoro da fare ma la direzione è quella giusta, tutti insieme saremo sicuramente in grado di raggiungere i nostri traguardi.

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Insieme per il Territorio

Ci siamo lasciati a fine Congresso “Oltre il Confine” con alcuni obiettivi ed impegni morali tra cui l’apertura di rapporti di collaborazione con Istituzioni, Organizzazioni del mondo pubblico, privato e del volontariato per concorrere Insieme per il Territorio.

Con questa premessa, due Associazioni, Radici in Chianti, new entry in casa FIE e Gruppo Escursionisti Berardenga, da 10 nella Famiglia FIE, sono state parte attiva in due noti eventi:  l’EROICA a Gaiole in Chianti e l’ECOMARATONA a Castelnuovo Berardenga.

Eventi che mobilitano in tre giorni migliaia di persone dalle molteplici provenienze nazionali e internazionali.

Negli articoli a seguire, la Presidente dell’Associazioni Radici in Chianti e la Responsabile Comunicazione del Gruppo Escursionisti Berardenga ci fanno immergere con passione nelle iniziative, grazie ad un racconto ricco di dettagli e di colori, dove le immagini sono espressione del contesto, delle emozioni generate dal vivere insieme tutto ciò che ci circonda.

Radici in Chianti, in collaborazione con il GEB-Gruppo Escursionisti Berardenga, ha organizzato l’iniziativa di due giorni denominata Eroici a Piedi, durante la storica e ben nota “EROICA”. Due giorni di camminate nell’altalena del territorio di Gaiole in Chianti, unita ad una ottima degustazione al Castello di Meleto, nella terrazza naturale che domina il paesaggio con la sua visuale dall’alto.

Gruppo Escursionisti Berardenga ha collaborato con il mondo delle Associazioni per favorire la sicurezza dei e delle Partecipanti alle gare ed alle passeggiate previste nell’evento ECOMARATONA, giunto alla 17° edizione, un evento che accomuna natura, competizione, divertimento e … tanta organizzazione … in una parola ECOMARATONA.

… e in due parole Insieme per il Territorio!

Cinzia Manetti
Referente comunicazione istituzionale C.R. Toscana e Segreteria regionale


Eroici a Piedi: una passeggiata nella natura, nell’enogastronomia e nella storia

Sabato 5 ottobre 2024, ore 10: dal gazebo dell’Associazione di Radici in Chianti, posto in via Bettino Ricasoli, parte il primo gruppo degli “Eroici a Piedi”, accompagnati da guide certificate del GEBGruppo Escursionisti Berardenga per una camminata di sette chilometri.

Ne seguiranno altri ogni mezz’ora, fino alle ore 12, così come il giorno successivo, domenica 6 ottobre.

Scarpe comode, abbigliamento sportivo e al collo, dentro un porta-bicchiere a tasca, un calice. La passeggiata nella natura ha inizio subito dopo la Pieve di Spaltenna in Avenano, quando gli “Eroici a Piedi” costeggiano le vigne dell’azienda vinicola del Castello di Meleto;

I filari corrono su dolci pendii, il verde del fogliame tinto di pennellate rosse e arancio risplende sotto i raggi del sole che si affaccia da alcune nuvole striate di bianco e grigio. Grappoli d’uva, dagli acini gonfi, prossimi a diventare nettare degli dèi, pendono dalle viti che, nella quiete del paesaggio, attendono pazientemente il momento della vendemmia.

La panchina “gigante” accoglie gli “Eroici a Piedi” per qualche scatto fotografico con lo sfondo dei vigneti e la meta che dovranno raggiungere: il Castello di Meleto che, con la sua imponenza, si staglia nel cielo azzurro, ora finalmente sgombro di nuvole. Il cammino riprende, ancora una salita, l’ultima prima di poter riprendere fiato.

Ore 11.45: Il torrione circolare sull’angolo destro del Castello, con la sua struttura rotondeggiante, pare quasi invitare il gruppo dei camminatori ad avviarsi in una breve discesa.

Una piccola scala di terra e tronchi di legno conduce a una terrazza posta ai piedi del Castello. Da lì gli “Eroici a Piedi” possono godere sulla sinistra della magnificenza del panorama, mentre davanti ai loro occhi si presenta una tavola imbandita con prodotti gastronomici del territorio e bottiglie di vino, “succo” di un’uva cresciuta e maturata proprio in quei vitigni che poco prima il loro sguardo ha accarezzato.

La passeggiata nella natura per il momento è conclusa, ha inizio quella del gusto e dell’olfatto mentre, seduti a dei tavoli in legno, gli “Eroici a Piedi” degustano le prelibatezze che gli vengono servite, l’atmosfera è di condivisione. I calici, finora partecipi inconsapevoli della camminata, diventano protagonisti del momento; riempiti con generosità dal team dell’accoglienza, si innalzano per un brindisi fra amici, il bouquet dalle note speziate e dolci si diffonde nell’aria, e lì, seduti a quei tavoli, anche coloro che fino a pochi chilometri prima non conoscevano l’uno l’esistenza dell’altro in un’atmosfera di convivialità si raccontano, mentre le pietre secolari del Castello attendono esse stesse di potersi raccontare.

Ore 12.15: A dar loro voce, con amore e passione, sono le guide e per gli “Eroici a Piedi”, da quel momento, ha inizio la passeggiata nella storia che si snoda dall’XI secolo, periodo in cui nel Castello vissero alcuni monaci Vallombrosani, per poi arrivare alla seconda metà del 1100 anni in cui il signore di Meleto fu un nobile il cui nome era Guarnellotto dei Mezzolombardi e che a causa di un carattere irascibile entrò in dissidio con Federico I Barbarossa, il quale lo spodestò per passare la proprietà alla famiglia Firidolfi Ricasoli.

La visita riprende, il gruppo varca un portone lasciando le pietre medievali a guardia del tempo che scorre.

Passo dopo passo, fra decorazioni barocche ed elementi rinascimentali, foto cortile rinascimentale le guide e gli “Eroici a Piedi” camminano dentro la storia, ne immaginano scene, ne assaporano i momenti.

In un percorso a ritroso nei secoli accedono nel piccolo teatro dipinto di Giovanni Francesco Ricasoli costruito, per volere di Giovanni Francesco Ricasoli, nel 1741 ed entrato in attività nel 1742, e in cui il signore del Castello amava riunire la Compagnia degli Accesi per intrattenere familiari e amici ospiti.

Un gioco di luce, riprodotto nell’occasione della visita, suscita l’emozione che una scena può regalare se a illuminarla sono le “luci della ribalta” e abbraccia tutti i camminatori nel tempo: passato, presente e futuro donano a ciascun partecipante la consapevolezza che la storia di un luogo, se pur non conosciuto, ti appartiene in quanto parte di un corredo di esperienze e di vissuto di chi è venuto prima di te.

L’ultima tappa sono le vecchie cantine, qui, sulla destra una piccola prigione, una gattabuia, che regala giusto il brivido di un attimo al pensiero di cosa potesse essere rinchiusi in uno spazio così angusto. Ancora pochi passi e la luce del giorno riporta gli “Eroici a Piedi” nella storia dei giorni nostri.

Ore 12.45: la passeggiata riprende, in discesa, la stanchezza nelle gambe scompare, l’animo è lieto, la vista appagata, alcune curiosità soddisfatte, altre probabilmente si stanno facendo strada mentre i camminatori si avvicinano a Gaiole, il guado sul torrente Massellone è l’ultimo passaggio di quelle ore piene di racconti, intanto sotto di loro l’acqua corre veloce per le piogge dei giorni precedenti, anche il volume della sua portata è notevole, così come il carico di storia etrusca che porta in ogni sua goccia. Ormai l’arrivo da dove l’escursione è iniziata è imminente.

Ore 13.30: al gazebo di Radici in Chianti vinsanto e cantuccini sono in attesa dei camminatori. Ma i cantuccini vanno inzuppati nel vinsanto oppure no? Noi dell’Associazione di Radici in Chianti con il GEB stiamo già pensando alla prossima edizione degli “Eroici a Piedi” e chissà, in quella passeggiata nella natura, nel gusto e nella storia potremmo lasciar loro modo di raccontare quale sia il connubio perfetto per essere gustati al massimo entrambi.

Silvia Ammavuta
Presidente dell’Associazione Radici in Chianti


Ecomaratona Chianti Classico 2024

La festa d’autunno nel territorio di Castelnuovo Berardenga

Si è ormai conclusa la 17^ edizione di Ecomaratona Chianti Classico, la festa d’autunno che il comitato organizzatore dell’ASD La Bulletta, con il patrocinio dei Comuni di Castelnuovo Berardenga e di Gaiole in Chianti, la Provincia di Siena, la Regione Toscana, la UISP Atletica Leggera e il supporto di tutte le associazioni del territorio, organizza negli splendidi scenari del territorio castelnovino.

L’edizione 2024 ha registrato la partecipazione di circa 2.500 partecipanti; di questi circa il 40% erano donne e 30 le diverse nazioni rappresentate.

L’accoglienza gastronomica degli atleti e degli accompagnatori ha richiesto la cottura di 130 chili di pasta, 90 chili di carne e il taglio di 6 prosciutti e 8 salami.

Anche quest’anno il Gruppo Escursionisti Berardenga ha svolto un ruolo cruciale nell’organizzazione dell’evento:

  • Passeggiata a 6 zampe: sabato 19 ottobre, il GEB ha accompagnato la EcoPasseggiata a 6 zampe, un evento esclusivo per i proprietari di cani. Nonostante la pioggia battente circa 25 coppie umane-cani hanno partecipato a questo percorso di 4.5 km alla scoperta di panorami e bellezza per i padroni e a caccia di odori e felicità per gli amici quattrozampe. Agli intervenuti era consegnato il pettorale/dorsale di gara, una T-shirt tecnica, una copertina per i quattrozampe e copertura assicurativa per le persone.
  • Presidio degli incroci: domenica 20 ottobre, il GEB ha coordinato il presidio degli incroci, garantendo la sicurezza e l’ordine durante le gare non competitive.

Come è ormai tradizione il comitato ringrazia i preziosi volontari con una cena che si tiene nei locali dell’Associazione Filarmonico-Drammatica di Castelnuovo Berardenga. La sala gremita di partecipanti ha rivissuto, con i racconti di Mauro Clarichetti, il delicato ma soddisfacente compito che erano stati chiamati a svolgere.

Le emozioni raccontate dai diversi rappresentanti delle associazioni hanno arricchito l’esperienza di ognuno e confermato in tutti il desiderio di continuare a far parte di questa squadra vincente.

Il “Premio speciale Roberto Burroni” istituito dal Comitato per omaggiare il gruppo che si è distinto per la collaborazione e consegnato nel corso della cena di ringraziamento, è andato quest’anno ai giudici di gara della UISP e a ritirare il premio era presente Marco Brogini.

L’Ecomaratona Chianti Classico 2024 è stato un successo grazie alla collaborazione tra il comitato organizzatore e le numerose realtà locali che non si sono tirate indietro e hanno garantito la sicurezza e la migliore accoglienza degli intervenuti.

L’evento ha dimostrato ancora una volta come lo sport, la natura e la comunità possano unirsi per creare un’esperienza memorabile.

Beatrice Bari
Responsabile comunicazione del Gruppo Escursionisti Berardenga

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Ogni passo è poesia

Il sole si fa strada tra la bruma,
La terra respira,
il profumo umido delle vigne accarezza l’aria.
La luce gioca a rincorrersi tra i filari, accendendo la campagna di riflessi di fiamma.
Ogni passo è poesia silenziosa.
Un sussurro antico che racconta storie di mani che raccolgono e di grappoli che aspettano il loro destino.
In quella quiete densa, la natura e l’anima si incontrano, e il tempo, per un attimo, si ferma.
Tra le vigne e la nebbia il sole autunnale svela il segreto più prezioso: la bellezza effimera di un giorno perfetto, dipinto nei toni della terra e del cielo.

A. Longobardi

Queste parole in poesia di un accompagnatore dall’occhio attento e il cuore grande della Valle Umbra Trekking, rappresentano perfettamente il comune sentire dei soci che partecipano settimanalmente alle escursioni proposte dal ricco calendario annuale, basta scorrere i post e i commenti che dopo ogni escursione vengono pubblicati anche se con meno poesia, esprimono ammirazione per i meravigliosi aspetti naturalistici, storici e paesaggistici che rimangono negli occhi e nel cuore dopo ogni cammino.

Sia con il sole che con la pioggia, con la nebbia o il freddo pungente, ma sempre attenti alla sicurezza di tutti i partecipanti, il calendario delle escursioni messe in campo dalla VUT ha dato la possibilità ai tanti soci di trovare le uscite adatte alle proprie capacità e aspettative e fin dalle prime uscite di gennaio i gruppi sono stati numerosi e molto allegri. Ognuno vive le escursioni secondo la propria sensibilità e i propri obiettivi, c’è chi si attarda ad osservare e fotografare una foglia, un fiore che spunta impertinente, un paesaggio che improvviso si apre dietro una curva del sentiero, altri arrancano diritti a raggiungere la vetta respirando profondamente e assaporando i profumi che ad ogni stagione caratterizzano i luoghi attraversati. Poi c’è chi riuscendoci chiacchiera allegramente con i compagni e amici di cammino. Camminando ci si ritrova tra vecchie conoscenze, si fanno nuove amicizie o si condivide un breve tratto e poi chi sa quando ci si rivede, ma anche se per poco si riesce a condividere un’emozione, una fatica, una riflessione suggerito dal percorso.

Sia a pochi chilometri da casa, sia nei fine settimana trascorsi nei trekking in Italia e all’estero o nelle settimane verdi sulle Alpi, i soci della Valle Umbra Trekking hanno realizzato un turismo attivo e sostenibile sono state conquistate mete di rilevanza culturale, naturalistica, storica e ambientale percorrendo strade e sentieri e rocce dove ognuno si è potuto mettere alla prova, superando i propri limiti.

L’associazione di promozione sociale che si occupa di escursionismo e di tutto quanto ruota intorno alle tematiche dell’ambiente Valle Umbra Trekking VUT affiliata FIE è tutto questo, ma non solo, come recita la definizione e quindi per approfondire argomenti di interesse naturalistico e benessere personale presso la sede dell’associazione Aula Verde Altolina “Omero Savina” a Pale di Foligno si sono tenuti vari incontri serali che hanno trattato degli interessanti temi su rapporto natura, uomo e benessere.

Così è trascorso l’anno insieme alla VUT che sta scivolando via verso l’’incontro finale dove verrà presentato il nuovo programma di escursioni per il 2025, che sarà pieno di salite, chilometri, vette rocciose e no, ma soprattutto di scoperte, di natura superba, di stagioni che si susseguono, di luoghi con storie e soprattutto di nuovi e vecchi soci con i quali condividere fatiche e piaceri.

Bianca Rita Eleuteri
Valle Umbra Trekking

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Nasce la Delegazione Basilicata

Il Consiglio Federale di Brivio ha ufficialmente dato il via alla nuova Delegazione della Basilicata, alla quale va il più caloroso augurio di buon lavoro da parte di tutta la Federazione Italiana Escursionismo. Qui sotto pubblichiamo un breve trafiletto nel quale il delegato regionale Vincenzo “Enzo” Borneo si presenta e racconta la sua esperienza all’interno della FIE.


Vincenzo Borneo al Consiglio Federale di Brivio

Mi chiamo Vincenzo Borneo, detto Enzo. Mi occupo di grafica e stampa per abbigliamento sportivo, tecnico e da lavoro, gadget e tipografia digitale.

Spinto dalla passione per la montagna, nel 2016, insieme a un gruppo di amici storici con cui avevo condiviso l’adolescenza nel mondo associativo, nella promozione territoriale e nell’organizzazione di eventi locali, abbiamo fondato l’A.S.D. Lupi del Raparo Gruppo Escursionistico.

L’Associazione è nata con l’intento di promuovere la cultura dell’escursionismo, la passione e l’amore per la montagna e il territorio, unendo il desiderio di condividere emozioni e vivere esperienze sempre nuove. Per noi, l’escursionismo è sempre stato un momento di comunione con noi stessi e con la natura, uno strumento di socializzazione e di educazione al rispetto e alla solidarietà. Questo spirito ha guidato tutte le nostre attività, coinvolgendo persone di ogni età.

I nostri itinerari spaziano dalle passeggiate nei boschi ai sentieri di alta montagna, dai borghi urbani alle antiche contrade. L’A.S.D. Lupi del Raparo ha sede a San Chirico Raparo, un bellissimo borgo in provincia di Potenza (Basilicata), situato nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, a pochi chilometri dal Parco Nazionale del Pollino. Questo territorio offre paesaggi incantevoli, con verdi vallate, sorgenti, boschi lussureggianti, borghi affascinanti e le imponenti vette del Monte Raparo e del Monte Alpi.

Lupi del Raparo a Brivio

Sin dalla sua fondazione, l’associazione si è affiliata alla FIE (Federazione Italiana Escursionismo), riconoscendola come un punto di riferimento fondamentale per la crescita associativa e personale di ogni singolo tesserato. Grazie alla formazione FIE, l’associazione può oggi contare su cinque AE (Accompagnatori Escursionistici) specializzati in vari ambiti: accompagnamento per persone con disabilità, accompagnamento giovanile e scolastico e trekking.

La collaborazione con la FIE ci ha permesso di ampliare i nostri orizzonti, stringendo legami con realtà delle regioni vicine come Campania, Calabria e Puglia. Questo network è stato fondamentale per la formazione, l’organizzazione di escursioni con altre associazioni e per offrire supporto reciproco nel raggiungimento di obiettivi comuni.

Negli ultimi anni, i tesserati di A.S.D. Lupi del Raparo hanno risposto con entusiasmo alle chiamate federali, assumendo ruoli di responsabilità:

  • Antonio Martinese, AE, è stato nominato Referente Regionale per la Disabilità.
  • Enzo Borneo, AE e Delegato Regionale FIE, nominato dal Consiglio Federale di Brivio, accompagnato nella lunga trasferta dagli AE Carmelo Caputo e  Arbia Mario.
  • Francesca Caputo, AE e Presidente dell’Associazione, rappresenta la FIE nel progetto internazionale PATH.

In Basilicata, oltre alla nostra associazione, operano altre due realtà affiliate: Fly Maratea e Lauria Trekking.

L’obiettivo della neonata Delegazione Regionale FIE è quello di fare da collante tra le realtà esistenti, promuovendo il modello federale e coinvolgendo altre associazioni con attività condivise sul territorio.

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Consiglio Federale a Brivio, gli esiti dei tavoli di lavoro

Si sono svolti a Brivio gli incontri inerenti ai tavoli di lavoro scaturiti dal 2° congresso, svoltosi a Firenze nel 2021: sono stati programmati all’interno del Consiglio Federale nella giornata di sabato 16 novembre 2024 e hanno previsto due sedute: la prima sulle strategie per il tesseramento e affiliazione, mentre la seconda sugli indicatori ed obiettivi.

In relazione al primo punto, quello del tesseramento, la domanda che ha guidato i lavori è stata: perché le Associazioni entrano in FIE ed analogamente perché ne escono. Questo è stato il punto di partenza di alcune riflessioni con alla base i dati aggiornati del tesseramento 2024 dove si denota un buon aumento di tesserati ma un lieve calo nel numero di Associazioni affiliate. Da una prima analisi di questo dato si può intuire che, anche laddove una piccola associazione decide di smettere la propria attività, gli individui che prima la componevano cercano altrove il modo di tesserarsi e di restare nel mondo FIE.

Tornando alla domanda del perché le associazioni entrano in FIE, i componenti del progetto hanno fatto un sondaggio fra varie Associazioni e ne sono emersi alcuni punti fondamentali di forza della nostra Federazione, quali: le attività di formazione per accompagnatori di escursionismo o dei giovani o dei disabili, le attività sportive e i nostri campionati di sci, marcia di regolarità e marcia aquatica, l’escursionismo, che è il caposaldo della nostra Federazione e l’assicurazione che copre in sicurezza le nostre uscite.

Nello stesso momento però si è cercato di capire anche i motivi che hanno portato fuori dalla FIE alcune Associazioni, tra cui qualcuna storica, per poter pensare in futuro a come evitare che ciò si ripeta. Principalmente, il motivo pare essere legato al mancato ricambio generazionale, che ha portato alcune Associazioni a perdere man mano tesserati sempre più anziani e con dirigenti non predisposti a modificare le loro Associazioni sulla base dei nuovi regolamenti dovuti alle novità del terzo settore. Altre Associazioni, invece, hanno lasciato la FIE per motivi di mancato interesse nelle attività svolte.

Da molte parti vi è la richiesta di una maggiore interazione tra i vari organi di cui è composta la FIE. I Comitati Regionali devono cercare di ascoltare le problematiche delle Associazioni, aiutarle nei problemi burocratici ed essere pronti nel trasferire i messaggi e le iniziative che partono dagli organi federali. Devono essere organizzati più eventi in cui coinvolgere tutte le Associazioni del proprio territorio.

Ci si è poi interrogati sul perché la FIE sia localizzata in alcuni territori e province, ma manchi in diverse zone d’Italia e una problematica di cui si è discusso è quella legata alla poca visibilità della nostra Federazione, problema di cui il recente Gruppo di Lavoro sulla Comunicazione sta cercando di occuparsene, diversificando i canali d’informazione ed implementando la presenza su diversi tipi di Social per attrarre la più larga base di individui. Anche la presentazione e la pubblicità su eventi organizzati dai vari comitati e dalle Associazioni deve essere adeguata ad attrarre più partecipanti possibili. Nel contempo bisogna continuare a mostrare e valorizzare le nostre peculiarità in merito alla formazione e all’inclusività.

Il post Covid ha modificato le abitudini delle persone portando sempre un maggior numero di individui ad intraprendere escursioni senza la dovuta conoscenza e preparazione di base. La nostra Federazione deve saper catalizzare queste persone portando la propria decennale esperienza nel campo dell’outdoor.

L’altro importante tavolo di lavoro ha elencato quelle che potrebbero e dovrebbero essere alcune delle linee guide strategiche per l’espansione della Federazione. Come già trattato nel tavolo precedente il potenziamento della Comunicazione è uno dei punti cardine: si stanno ultimando i nuovi siti web regionali con dominio internet FIE, che affiancheranno il sito nazionale FIE Italia di recente rinnovo. La visibilità è uno dei punti principale su cui puntare nonché cercare di attrarre i giovani tramite tutti i tipi di Social Network.

 I Comitati Regionali e le Delegazioni devono saper valutare alcuni indicatori per capire se il lavoro svolto sta portando loro nella direzione giusta ed uno degli indicatori principali è naturalmente il numero dei tesserati, ma anche il numero di partecipanti che svolgono le attività organizzate e gli eventi. Potrebbe essere premiante inserire nuove attività o discipline, sviluppare la propria sentieristica per dare maggiore visibilità al territorio; cercare di completare il proprio organico per promuovere ogni realtà della Federazione inserendo nuove Commissioni Regionali. Sarà importane mantenere ed ampliare le collaborazioni con gli Enti Locali, Comuni, Parchi e Comunità Montane. Dovranno essere inserite collaborazioni commerciali esempio con negozi di articoli outdoor, dovranno essere inseriti nelle scuole mini corsi di formazione per ragazzi ed insegnanti sul tema dell’escursionismo.

Sempre in merito alla formazione, ogni Comitato o Delegazione dovrà prevedere la programmazione di più corsi per i futuri accompagnatori e verificare che la formazione stessa abbia raccolto consensi.

Ultimo tema da tenere in considerazione per i nostri Comitati e Delegazioni sarà il rispetto del budget e l’equilibrio finanziario cercando di ben reinvestire nelle attività gli introiti derivanti dal tesseramento; cercando altresì di attrarre sponsorizzazioni private o contributi pubblici per poter dare, laddove ci sia la necessità, un contributo alle Associazioni affiliate come l’esempio del Bando Ambiente appena concluso.

Il 2025 sarà l’anno degli obiettivi da perseguire per la crescita e l’espansione della nostra Federazione.

Severino Bonetti
Responsabile Sentieri Nord Italia e
Sabrina Fogazzi
Delegato Tecnico per la Lombardia
Marcia di Regolarità

L’articolo Consiglio Federale a Brivio, gli esiti dei tavoli di lavoro proviene da FIE Italia – Federazione Italiana Escursionismo.