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Escursionisti della APSS Abazia sul Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

Un gruppo di escursionisti dell’associazione FIE (Federazione Italiana Escursionismo) del gruppo APSS Abazia di Verona nell’ultimo weekend ha completato il Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, un percorso che attraversa l’area Unesco delle Colline UNESCO, da Vidor fino a Vittorio Veneto.

Quattro tappe, ma per i nostri impavidi veronesi, sono bastati soltanto tre giorni intensi, scanditi da passi, risate e paesaggi mozzafiato. Fin dal primo giorno hanno mostrato il loro carattere unendo le prime due tappe: una scelta che ha richiesto forza e determinazione su un percorso di ben 25 chilometri, con oltre 1.300 metri di dislivello positivo. E mentre gambe e cuori affrontavano la fatica, la ricompensa è arrivata sotto forma di panorami senza eguali e momenti di convivialità. Col Maor, Col Mongarda, Col Moliana, Col San Martino e poi via sulle creste delle Vedette per poi giungere a Collagù, giusto il tempo di tirare il fiato pronti per arrivare all’abbazia di Follina, un gioiello del XIII secolo. «Le foto dicono tutto», commentano soddisfatti e dopo questa impresa, una meritata pausa a base di specialità locali e, naturalmente, un brindisi di Prosecco. La seconda giornata li ha portati fino a Tarzo e poi giù ai laghi di Revine per il pernottamento, passando per Rolle e Arfanta, tappa meno impegnativa ma altrettanto affascinante.

Il terzo giorno, hanno scelto la variante nord, la via dell’acqua, che li ha condotti partendo dai laghi di Revine, tra scorci di ineguagliabile bellezza a Serravalle. Alla fine, il gruppo ha chiuso il cammino a Vittorio Veneto, stanco ma felice, portando con sé il ricordo di 53 chilometri e 2.265 metri di ascesa totale. Un’esperienza unica, tra cultura, natura e amicizia. E per averci ricordato che il vero valore del cammino sta nell’averlo percorso insieme.

L’articolo Escursionisti della APSS Abazia sul Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene proviene da FIE Italia – Federazione Italiana Escursionismo.

Presentato il rapporto ASviS 2024

Come ogni anno, l’Associazione per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) presenta il suo rapporto 2024 “Coltivare ora il nostro futuro“, frutto di un’attività di ricerca e dibattito assai intensa. Come già abbiamo avuto modo di riportare, lo scopo istituzionale di ASviS è  diffondere la conoscenza e monitorare lo stato di avanzamento dei lavori relativi agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Uniti, noti anche come Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

La Federazione Italiana Escursionismo è attiva sul fronte della tutela e della protezione ambientale e, di conseguenza, guarda con attenzione a quanto viene elaborato in proposito. Presentiamo quindi il Rapporto nella sua versione integrale in PDF, preceduto da un riassunto che ha l’ambizione di estrapolare i principali contenuti del documento.

Rapporto ASviS 2024 “Coltivare ora il nostro futuro”

1. Introduzione Generale e Contesto Internazionale

Il Rapporto ASviS 2024 analizza la situazione globale, europea e italiana rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, mettendo in evidenza i progressi, le sfide e le difficoltà incontrate. Il titolo “Coltivare ora il nostro futuro” riflette l’urgenza di agire in modo deciso per costruire un futuro sostenibile. Il rapporto prende in considerazione le drammatiche crisi in corso, come il conflitto in Ucraina e la crisi in Medio Oriente, e invita l’Unione Europea ad assumere un ruolo determinante per promuovere la pace e il rispetto dei diritti umani.

Il rapporto si concentra su come il mondo sia ancora lontano dal raggiungere gli SDGs, con particolare riferimento all’Italia, che registra ritardi significativi e una mancanza di strategia efficace per il raggiungimento degli obiettivi. Alcuni dati mostrano che nel 2023 circa 5,7 milioni di italiani vivevano in condizioni di povertà assoluta, e il 22,8% della popolazione era a rischio di esclusione sociale. Inoltre, l’Italia si posiziona all’83° posto su 146 Paesi per la parità di genere. Questa situazione richiede un dibattito pubblico e una mobilitazione delle risorse per assicurare benessere a tutte le generazioni in equilibrio con il pianeta.

2. Il Quadro Internazionale e le Prospettive Future per l’Agenda 2030

L’analisi internazionale mostra che, con il ritmo attuale, solo il 17% degli obiettivi dell’Agenda 2030 sarà raggiunto entro il termine previsto. In diverse aree del mondo, si registrano miglioramenti in alcuni aspetti ma anche ritardi significativi in altri. La pandemia di COVID-19 ha aumentato il numero di persone in estrema povertà per la prima volta da decenni, e il 2023 ha visto il superamento per lunghi periodi della soglia di +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, aumentando così la frequenza degli eventi climatici estremi.

L’opinione pubblica mondiale dimostra una crescente domanda di azioni per affrontare il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali. Il rapporto sottolinea che c’è una forte sfiducia nei governi nazionali, con solo il 39% delle persone che ritiene che il proprio governo prenda decisioni a beneficio della maggioranza. Gli autori enfatizzano che un’azione globale e coordinata è necessaria per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile, pur riconoscendo che la cooperazione internazionale deve essere rafforzata e riformata.

Il rapporto cita il “Patto sul Futuro”, firmato alle Nazioni Unite il 22 settembre 2024, che delinea 56 azioni per migliorare il presente e proteggere il futuro, comprese aree come lo sviluppo sostenibile, la pace, la sicurezza e la cooperazione digitale.

3. Il Quadro Europeo: La Nuova Legislatura 2024-2029

A livello europeo, il rapporto descrive gli sforzi dell’Unione per integrare gli SDGs nelle politiche dell’UE, ma sottolinea anche che i progressi non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi entro il 2030. L’analisi mostra che, sebbene alcuni indicatori abbiano registrato miglioramenti (come per l’energia pulita e l’innovazione), molti altri sono ancora lontani dai traguardi prefissati. Il Green Deal europeo rimane un elemento fondamentale per la strategia di sviluppo sostenibile della Commissione europea.

La nuova legislatura europea (2024-2029) è orientata a rafforzare l’azione dell’UE per raggiungere gli SDGs, e Ursula von der Leyen, confermata presidente della Commissione Europea, ha ribadito l’importanza del Green Deal e dell’innovazione. Tra le nuove proposte, figurano l’accelerazione della decarbonizzazione industriale e l’integrazione delle politiche ambientali con quelle economiche e sociali.

Il rapporto riporta che la disuguaglianza tra i vari Paesi dell’UE è rimasta pressoché stabile, con alcune eccezioni. Inoltre, le nuove regole fiscali europee prevedono percorsi di aggiustamento più lunghi per i Paesi membri che si impegnano a realizzare riforme e investimenti in linea con le priorità dell’Agenda 2030, quali la transizione verde e digitale, e il miglioramento della resilienza sociale.

4. La Situazione Italiana: Ritardi e Problemi Strutturali

La sezione dedicata all’Italia descrive il ritardo del Paese rispetto agli SDGs, attribuendo tale condizione alla mancanza di una strategia forte e coerente. Tra il 2010 e il 2023, l’Italia ha registrato peggioramenti significativi in cinque degli SDGs, tra cui quelli relativi alla povertà, alle disuguaglianze e alla governance. Miglioramenti si sono visti solo in alcune aree come la salute, l’educazione e l’acqua, ma sono stati comunque limitati.

Gli autori sottolineano come la scarsa attenzione della politica italiana verso l’Agenda 2030 sia un problema strutturale. Sebbene vi siano stati alcuni progressi come la riforma del 2022 che ha introdotto i diritti delle nuove generazioni nella Costituzione, molte decisioni politiche continuano ad andare in direzione opposta rispetto agli obiettivi di sostenibilità. La legislazione italiana manca di un coordinamento adeguato e non è in grado di produrre il cambiamento necessario.

Per fare un esempio, il Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC) non è sufficiente per rispettare i target europei per la riduzione delle emissioni, e il Piano Strutturale di Bilancio a Medio Termine non coglie appieno le opportunità delle nuove regole fiscali europee per promuovere investimenti nelle transizioni ecologica e digitale.

5. Quattro Potenziali Game Changer per l’Italia

Il rapporto identifica quattro potenziali “game changer” per il futuro dell’Italia:

Autonomia differenziata: Questa legge presenta rischi significativi per la coerenza delle politiche di sviluppo sostenibile e potrebbe aumentare le disuguaglianze tra territori.

Nuove normative europee sulla sostenibilità aziendale: Le direttive europee per la rendicontazione di sostenibilità delle imprese potrebbero favorire un significativo miglioramento del sistema produttivo italiano, aumentando la trasparenza e la responsabilità aziendale.

Regolamento europeo sul ripristino della natura: Questo regolamento vincola gli Stati membri a sviluppare piani nazionali per il ripristino degli ecosistemi e rappresenta una grande opportunità per la creazione di occupazione di qualità e per il miglioramento ambientale.

Modifica costituzionale del 2022: La riforma introduce il principio di giustizia intergenerazionale e stabilisce che l’attività economica non può svolgersi a danno della salute e dell’ambiente. La recente sentenza della Corte Costituzionale del 2024 ha chiarito che la tutela dell’ambiente è un “valore assoluto”, con il quale le esigenze economiche devono essere compatibili.

6. Proposte dell’ASviS per l’Italia

Il rapporto presenta una serie di proposte per stimolare il governo e il Parlamento italiani a intraprendere un percorso più deciso verso lo sviluppo sostenibile. Tra queste, si suggerisce l’urgente definizione di un “Piano di accelerazione” per il conseguimento degli SDGs, coordinato direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e la pubblicazione obbligatoria del bilancio pubblico rispetto ai diversi SDGs.

L’ASviS propone anche di rafforzare la cultura per lo sviluppo sostenibile, istituendo una “Giornata nazionale dello sviluppo sostenibile” e attivando meccanismi di partecipazione popolare, come le assemblee deliberative. Inoltre, viene raccomandato di approvare una legge nazionale sul clima che sancisca l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 e introduca misure cogenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

7. Rafforzare le Politiche Territoriali e la Partecipazione Giovanile

Il rapporto enfatizza l’importanza di considerare la dimensione territoriale nello sviluppo sostenibile, con proposte per prevenire il rischio idrogeologico, rafforzare la coesione territoriale e dare piena attuazione al Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Viene suggerito anche di introdurre una riforma organica del governo del territorio per garantire coerenza e unità a livello nazionale.

Per quanto riguarda la partecipazione giovanile, l’ASviS raccomanda di aumentare i fondi per il Servizio Civile Universale e di rafforzare l’educazione civica nelle scuole, anche con un focus sullo sviluppo sostenibile. Inoltre, invita a introdurre la valutazione dell’impatto intergenerazionale delle nuove norme di legge e ad assicurare una maggiore rappresentanza giovanile nelle decisioni politiche.

8. Conclusione

Il titolo del rapporto, “Coltivare ora il nostro futuro”, sottolinea l’urgenza di agire ora per costruire un futuro sostenibile. Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, invita il governo, le istituzioni e la società civile a prendere sul serio gli impegni dell’Agenda 2030 e a lavorare insieme per realizzare un futuro di speranza, superando gli attuali ostacoli politici e sociali.

Il rapporto si conclude affermando che nonostante le difficoltà del presente, il futuro può essere diverso e migliore, ma dipende dalle scelte che vengono fatte ora. Il coinvolgimento di tutti i settori della società è fondamentale per promuovere un cambiamento trasformativo e per costruire una società che sia veramente sostenibile ed equa.

Il rapporto

L’articolo Presentato il rapporto ASviS 2024 proviene da FIE Italia – Federazione Italiana Escursionismo.

La giornata degli Accompagnatori del CR Lombardia della FIE

GIORNATA FORMATIVA ACCOMPAGNATORI FIE
SABATO 28 SETTEMBRE 2024

MONTE CORNIZZOLO
RIFUGIO MARISA CONSIGLIERE
CIVATE   (LC)

Sabato 28 settembre si è svolto l’incontro con gli Accompagnatori del CR Lombardia al Monte Cornizzolo ospitati presso il Rifugio Marisa Consigliere dell’Associazione Società Escursionisti Civatesi SEC di Civate con la presenza di 45 Accompagnatori;

La giornata si è svolta come da programma con la salita a San Pietro al Monte dove si è visitato il complesso di stile Romanico del IX secolo dell’Abbazia di San Pietro al Monte; la salita è poi proseguita in direzione Monte Cornizzolo dove, a quota mt. 1050, abbiamo raggiunto il Rifugio Marisa Consigliere dove si è svolto il programma con la consegna dei tesserini di AE ai nuovi 31 Accompagnatori ufficialmente iscritti al registro in luglio 2024, la consegna delle divise, e il momento di Formazione con relazione tenuta dal Dott. Maurizio Bacchiega sull’argomento “Dinamiche di conduzione”, seguito dall’intervento del Presidente Massimo Mandelli che ha sottolineato l’importanza che la formazione ha per l’organizzazione e la conduzione in sicurezza delle attività associative.

Non è mancato il momento conviviale, in amicizia abbiamo potuto gustare il pranzo preparato dai volontari dell’Associazione SEC che si occupano della gestione del rifugio.

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Pioggia di medaglie per la rappresentativa italiana agli International Aqua Walking Games 2024

SIamo in attesa del rientro in Italia della nostra rappresentativa, dopo la conclusione della terza edizione degli International Aqua Walking Games che si è svolta a Mandelieu La Napoule, in Francia. Possiamo anticipare che le ragazze e i ragazzi tornano in Italia con un notevole carico di medaglie.

A questa edizione hanno partecipato, oltre ai padroni di casa francesi, le rappresentative di Algeria, Catalogna, Germania, Italia e San Marino.

Per il momento godiamoci una bella fotografia di Yves Beguier (fotografo ufficiale della manifestazione e autore anche dello scatto in copertina) che testimonia la grinta dei nostri atleti.

 

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A Sestri Levante Lorenzo Schia conclude la sua corsa sulla Via Marialonga

Lorenzo Schia ha concluso la sua corsa sui 144 km del Cammino “Marialonga” accolto a Sestri Levante dalle autorità cittadine. Insieme a loro anche un rappresentante di FIE Liguria

«Calcola 28 ore, così è più semplice, tanto non era una gara». Questo il tempo effettivo – lievemente arrotondato per eccesso – che Lorenzo Schia ha impiegato a percorrere la Via Marialonga, il cammino che da Fornovo Taro (PR) raggiunge il mare a Sestri Levante (GE). Sulla carta 144 km. diventati 153 a causa di alcune problematiche derivanti dal mal tempo che ha imperversato giovedì 10 ottobre sull’Appennino emiliano. E qui il pensiero non può non andare al ricordo dei drammatici eventi alluvionali che, nel corso di questi ultimi anni, hanno martoriato il territorio dell’Emilia-Romagna.

Lorenzo si è trovato ad affrontare un vero e proprio nubifragio che ha messo a repentaglio non solo la sua prestazione, ma forse la sua stessa vita. Trovandosi su sentieri ormai impercorribili, è stato costretto a un tuffo fuori programma in un fiume in piena e a dover combattere contro la corrente per raggiungere l’altra riva. Ma per fortuna, tutto è andato bene e il nostro amico runner ha potuto raggiungere la destinazione che si era prefissato in perfetto orario, nonostante a causa di questo imprevisto il percorso si sia allungato di quasi dieci chilometri. Ciò detto per quanto riguarda la cronaca del primo giorno di percorrenza della Via Marialonga che, a causa del vento gli è costata sia il poncho che la leggera giacca a vento, ovvero l’equipaggiamento protettivo che normalmente porta nello zaino. La seconda giornata, venerdì, fortunatamente ha visto il tempo migliorare e, quindi, sul fronte delle avventure estreme, niente di particolare da segnalare. Infine, e qui sveliamo un piccolo segreto, alla sera del secondo giorno, Lorenzo si trovava già a pochissimi chilometri dalla destinazione finale, concordata di fronte all’ingresso del palazzo comunale di Sestri Levante, dove ad accoglierlo c’erano il sindaco Francesco Solinas, insieme a una delegazione di esponenti politici e del mondo dell’outdoor associativo della bellissima cittadina della Riviera di Levante. Ed era presente anche una rappresentanza del Comitato Regionale Liguria della FIE.

Dopo la piccola ma sentita cerimonia, nella quale da parte di tutti traspariva l’ammirazione per una prestazione che, per noi umani, ha dell’incredibile, c’è stato modo di conversare a lungo con l’amico runner. Innanzitutto, e questo Lorenzo ha voluto ricordarlo e raccontarlo, il senso di questa ennesima avventura, del quale abbiamo già avuto modo di accennare, ma che è stato ulteriormente approfondito. Stefano Schia, recentemente scomparso, pur non essendo originario di Marialonga, in gioventù vi aveva trascorso moltissimo tempo. Da lì aveva addirittura potuto assistere ai combattimenti che, sul finire della campagna d’Italia della Seconda guerra mondiale, contrapposero le Forze Armate alleate (supportate anche dai Partigiani, caso rarissimo) alla Wehrmacht in quella che passerà alla storia come la Battaglia della Sacca di Fornovo. Il padre di Lorenzo, al quale quest’ultimo era legato non solo dal rapporto familiare ma anche da una lunga pratica sportiva comune, poi, era amante della montagna e della collina, piuttosto distante dalle passioni marinare. Con un’unica eccezione: Sestri Levante, che invece egli apprezzava e frequentava per diletto.

Un cammino che unisce la località di residenza della famiglia, con la località meta delle puntate “marine” e che per giunta passa da uno dei luoghi amati in gioventù… una ghiotta occasione che Lorenzo Schia non poteva lasciarsi scappare per onorare in questo modo la memoria del padre.

L’avventura è stata ufficialmente conclusa, dopo la breve cerimonia, con un tuffo in mare e una breve nuotata per raggiungere la statua del Pescatore nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, alla quale ha fatto seguito un brindisi rinforzato da un piatto di trofie al pesto.

Per la Federazione Italiana Escursionismo, inoltre, questa ennesima avventura del runner ha avuto anche una valenza di ordine pratico, oltre alla prosecuzione di un rapporto di collaborazione e di amicizia che dura, ormai, da alcuni anni. Durante la via, Lorenzo Schia ha indossato la maglietta tecnica che la FIE ha fortemente voluto realizzare. Una sorta di collaudo sul campo, e questo era previsto, in condizioni, come abbiamo visto, estreme. Il giudizio finale è stato di un capo di qualità buonissima, molto leggero, che non fa sudare, molto traspirante e che asciuga molto in fretta.

Per concludere questo breve resoconto, qui sotto mostriamo le fotografie che, come sempre, Lorenzo ci ha inviato per documentazione e memoria, con l’avvertenza che, per i motivi che sono stati chiariti in apertura, si riferiscono quasi tutte alla seconda giornata. Nella prima, infatti, il cellulare è stato protetto, per evitare che, a causa dell’acqua, si danneggiasse e con esso il tracciato del percorso e l’unica possibilità di comunicare in caso di emergenza. Inoltre, a causa di qualche inghippo tecnico, non è stato possibile spedirle in ordine cronologico, per cui vengono presentate alla rinfusa, così come le abbiamo ricevute.

Grazie Lorenzo e alla prossima!

Rassegna fotografica

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Cronaca della gara organizzata dal GSA Rezzato

Pronti, Partenza Via!!!

Domenica 15 settembre 2024 alle ore 8:30 è iniziata a Rezzato (BS) il 39° Trofeo Chiesetta degli Alpini di marcia di regolarità. Sono stati 79 gli atleti e 18 le coppie di liberi (non tesserati FIE) a darsi battaglia sul Monte Regogna e Monte Fieno, con 12 km di saliscendi in una giornata per fortuna soleggiata e dal clima mite.

Sei i settori per gli agonisti e cinque i settori per le coppie della manifestazione promozionale. Minuto dopo minuto partono tutti i protagonisti iniziando a contare i propri passi e pensando: “sono concentrato e il mio passo è regolare”. I km si susseguono, cambia la media da tenere come da indicazione del cartellino in mano, si guarda il cronometro e si cerca di leggere e capire le difficoltà del percorso in modo che il proprio passo sia sempre costante e regolare.

Finalmente si arriva al traguardo e si “stoppa” il cronometro e ci si rende conto di essere stanchi ma felici per aver superato tutte le difficoltà incontrate sul percorso che gli organizzatori con maestria hanno saputo creare scegliendo il tracciato.

Ci si avvicina al ristoro per recuperare energie bevendo thè o acqua e mangiando qualche biscotto e poi con la stanchezza ma anche la curiosità che prevale su tutto si iniziano a cercare i tempi esposti e si controllano le proprie penalità fatte su ogni percorso. Infine si attende la classifica finale pubblicata su tabelloni dove ci si ritrova con un folto gruppo di marciatori, ascoltando i vari commenti del tipo: “io nel primo settore ho fatto 10 penalità” oppure “La salita io l’ho centrata con zero penalità” o ancora “ho fatto fatica nell’ultimo settore e ho fatto ritardo, và bè mi devo allenare un pò di più per migliorare la mia resistenza”

Poi arrivano classifiche alla mano e finalmente si svelano i vincitori!

Ecco una sintesi:

Classifica Open maschile incoronato Serafino Linetti dell’AS Cailinese con 46,04 penalità, a seguire Emanuele Corti del Gam Vallio Terme con 64,09 penalità e Giuseppe Rocci del’ APDG Villardorese con 76,46 penalità;

Classifica Open femminile podio dominato da Patrizia Ravasio dell’Uep Nese con sole 50,78 penalità, a seguire Marina Rovetta del Gam Vallio Terme con 71,65 penalità e Nives Gritti dell’Osa Valmadrera con 88,45 penalità;

Classifica cadetti/ragazzi podio tutto targato ANA Mazzano con al primo posto Andrea Pelizzari, al secondo Gaia Bridi e al terzo Filippo Voltolini, seguiti dai bravissimi fratelli dell’AS Cailinese Vittoria e Pietro Tanghetti;

Classifica Juniores Alessia Capri dell’Ana Mazzano sale sul gradino più alto del podio, seguita da Thomas Ghidoni del Gruppo Alpini Basson.

Categoria promozionale vinta da Alessandro Saporito della Gef Dinamo mentre nella categoria Genitori/figli vince una coppia abbastanza collaudata Pietro e Andrea Torri di Rezzato che ogni anno si presentano con grande grinta e piacere.

Per la prima volta, collaborando con il Brescia Run e Sport del CSI sezione Brescia, è stata abbinata una camminata ludico motoria di Km 7,7 e i partecipanti, sono stati contenti e piacevolmente sorpresi da un bel percorso con saliscendi su un monte che ha riservato tratti poco insidiosi ma con variabili insolite. Per il prossimo anno ci si è presi l’impegno di migliorare e aumentare la partecipazione perché si sa che lo sport all’aperto fa bene a tutti.

Un terzo tempo, a base di spiedo e prelibatezze tipiche bresciane curato dal gran gruppo degli Alpini gestori del Rifugio, ha conquistato i presenti nell’attesa delle premiazioni. Al termine della bella giornata anche gli organizzatori si sono rilassati… ma non troppo… perché è già tempo di pensare alla gara del prossimo anno cercando sempre di migliorarsi.

Bye bye al 2025 da Cristina Conforti e tutto il suo gruppo sportivo.

Cristina Conforti
G.S.A. Rezzato

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La Via Marialonga: la nuova impresa di Lorenzo Schia

Via Marialonga calpesta sentieri fatti di polvere, roccia e fango.
Via Marialonga attraversa paesi e borghi dove il tempo si è fermato.
Via Marialonga si tuffa nel mare.
Dal sito

Lorenzo Schia in una recente fotografia tratta dal suo profilo Instagram

Questa mattina, 10 ottobre 2024, Lorenzo Schia – ormai una vecchia conoscenza della FIE – è partito per una nuova impresa: percorrere la Via Marialonga – dalla pianura al mare. Oltre 70 km al giorno per arrivare a destinazione sabato 12 ottobre in mattinata, quando è fissato un incontro con le istituzioni e i media.

Vediamo alcuni dati tecnici. Per un normale escursionista la Via Marialonga, si percorre in 7 tappe. La lunghezza complessiva è di 144 km, con un dislivello complessivo up di 4980 metri e down di 5030. 

Questo percorso collega l’Emilia con la Liguria, attraverso il Passo Cento Croci. Attraversa quattro province (Parma, Piacenza, La Spezia e Genova) e tocca il territorio di quindici comuni: Fornovo Taro, Medesano, Varano Melegari, Pellegrino Parmense, Bore, Morfasso, Vernasca, Bardi, Compiano e Bedonia in Emilia; Tornolo, Varese Ligure, Maissana, Casarza Ligure e Sestri Levante in Liguria).

Stefano E Lorenzo Schia nel 2020, quando Lorenzo stava percorrendo il Sentiero Europeo E1

Le tappe “istituzionali” sono:

Fornovo Taro – Pellegrino Parmense
Pellegrino Parmense – Bore
Bore – Bardi
Bardi – Compiano
Compiano – Varese Ligure
Varese Ligure – Bargone
Bargone – Sestri Levante

Per Lorenzo Schia questa impresa ha un significato particolare. La parte iniziale del percorso, infatti, attraversa zone nelle quali suo padre Stefano, recentemente scomparso, aveva vissuto in gioventù. Si tratta quindi di un omaggio alla memoria di un altro sportivo praticante, del suo maestro di corsa sulle lunghe distanze. Si tratta anche di zone interessanti sotto molti aspetti, da quello storico a quello culturale, oltre a quello paesaggistico e naturalistico. 

Inizialmente, la partenza era prevista il 2 ottobre con arrivo sabato 4, ma il maltempo che ha imperversato sull’Appennino ha reso il rinvio di una settimana necessario. Di sicuro, saremo a Sestri Levante ad accogliere l’amico Lorenzo, che in questa occasione indosserà la nuova maglia della FIE.

Questa avventura di Lorenzo Schia ha avuto notevole rilievo sulla carta stampata. Qui sotto riportiamo un articolo del Secolo XIX di giovedì 10 ottobre 2024 che racconta l’impresa.

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Camminare l’Italia: gli Stati generali del turismo outdoor

Sabato 23 e domenica 24 settembre, si terranno a Venezia gli Stati generali del Turismo outdoor, preceduti dal lavoro di otto tavoli tematici, i cui lavori si svolgeranno online. Organizzatore dell’evento è il CAI e la FIE svolgerà un ruolo di rilievo partecipando al massimo livello ai tavoli 1 (“Segnaletica e manutenzione dei percorsi, itinerari di lunga percorrenza e reti escursionistiche”), 5 (“Inclusione, diversity e giovani”) e 6 (“Accessibilità”).

Cammini e Sentieri a lunga percorrenza in questa fase storica sono al centro dell’attenzione e questi Stati generali hanno lo scopo di indirizzare i decisori politici ed economici nella direzione del turismo sostenibile.

Riportiamo in questo post il Comunicato Stampa redatto dal CAI per la presentazione di questa attività e il programma dei tavoli di lavoro.

Comunicato stampa

IL CLUB ALPINO ITALIANO ORGANIZZA
GLI “STATI GENERALI DEL TURISMO OUTDOOR –
CAMMINARE L’ITALIA: VERSO UNA VISIONE COMUNE”

La conferenza nazionale si terrà a Venezia
sabato 23 e domenica 24 novembre 2024

Dal 14 ottobre al via gli otto tavoli
di lavoro tematici online  aperti agli stakeholder 

Milano, 8 ottobre 2024

Sviluppare una riflessione a livello nazionale sulla governance, lo sviluppo e la gestione nel lungo periodo dei cammini e dei sentieri italiani, per diffondere la conoscenza delle buone pratiche adottate a livello italiano e internazionale.

Con questo obiettivo il Club Alpino Italiano, con il patrocinio e il contributo del Ministero del Turismo e il patrocinio di Sport e Salute Spa, organizza gli “Stati Generali del turismo outdoor – Camminare l’Italia: verso una visione comune”, in programma sabato 23 e domenica 24 novembre 2024 a Venezia.

L’organizzazione degli Stati Generali prevede un percorso partecipato e inclusivo. Dal 14 ottobre al 6 novembre il Cai organizza otto tavoli di lavoro tematici on line, per ognuno dei quali sono previste due sessioni da un’ora e mezza ciascuna. Ai tavoli sono invitati a partecipare come oratori i rappresentanti di enti, organizzazioni e operatori attivi nel settore e sarà possibile per tutti partecipare come uditori.

Le tematiche trattate riguardano: 

“Segnaletica e manutenzione dei percorsi, itinerari di lunga percorrenza e reti escursionistiche” (21 ottobre e 4 novembre, ore 20.30);
“Governance e organi di governo” (23 ottobre e 6 novembre, ore 18.30);
“Raccolta dati: verso un osservatorio sul turismo outdoor e sui cammini” (16 e 30 ottobre, ore 18:30);
“L’escursionismo e i cammini per lo sviluppo turistico dei territori” (14 e 28 ottobre, ore 18.30);
“Inclusione, diversity, giovani”(21 ottobre e 4 novembre, ore 18:30);
“Accessibilità” (16 e 30 ottobre, ore 20.30);
“Promozione” (14 e 28 ottobre, 20:30);
“Accoglienza e sostenibilità” (23 ottobre e 6 novembre ore 20:30).

Ogni tavolo prevede un momento di dialogo aperto tra i partecipanti, i cui risultati saranno inseriti in un dossier che verrà presentato a Venezia e diffuso a enti e organizzazioni di livello locale e nazionale.

La due giorni veneziana sarà un’occasione di condivisione e dialogo fra le organizzazioni e le associazioni attive nel mondo dei cammini, dell’escursionismo e del turismo sostenibile, e le istituzioni.

I cammini e gli itinerari escursionistici di lunga percorrenza, tra cui il Sentiero Italia, sono oggi sempre più frequentati e al centro del dibattito nazionale e dell’attenzione da parte delle istituzioni. È un periodo di grande crescita e di cambiamenti in cui è importante che i promotori e i gestori dei cammini abbiano la possibilità di condividere le migliori soluzioni al fine di favorire lo scambio di esperienze, buone pratiche e mettere le basi per realizzare linee guida condivise, con l’obiettivo di indirizzare l’organizzazione territoriale e i finanziamenti pubblici nel futuro.

Per iscriversi ai tavoli: cai.it/statigeneralidelturismo
Per maggiori informazioni: statigenerali.outdoor@cai.it

Programma dei tavoli di lavoro

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Elogio dello stupore. Estetica, sacralità ed etica della natura

Il Meeting FIE Calabria come luogo di amicizia e di incontro

Un luogo dove ci siamo incontrati per costruire condivisione delle esperienze di cammino e di escursionismo, di formazione e di crescita, di ascolto e di reciproco supporto.

Ci incontriamo a Serrastretta, vitale borgo ai pedi della Sila catanzarese, nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre.

Ad accoglierci la Tribù degli alberi dell’associazione Edrevia che ci ospita con sapienza e cura.

All’interno del palazzo Pingitore ci sentiamo subito a casa.

Tanti i partecipanti provenienti dalle diverse associazioni calabresi e anche siciliane.

Ci ritroviamo con la gioia di rivedersi tra amici vecchi e nuovi che corrisponde alla potenza del richiamo dei valori comuni e condivisi nell’andare in montagna alla ricerca del “Sacro” che abita dentro e fuori di noi.

Sabato sulla “Via dei sediari” a raccontare emozioni, fatica di tempi passati e antichi mestieri.

Per i vicoli ci saluta con gioia dall’alto dei suoi 100 anni Zia Maria da lì a poco, nel bosco, ad accoglierci in silenzio i castagni: maestosi patriarchi che abitano queste ridenti e rigogliose montagne della Calabria.

Lo sguardo si perde verso l’orizzonte ad ammirare paesaggi che custodiscono la forza e l’essenza di questi luoghi.

La pioggia rende molto intimo questo cammino di sabato mattina. Intimo come il camino che troviamo acceso e scoppiettante a darci calore e ristoro nel rifugio della faggeta.

Ci ritroveremo nel pomeriggio a Soveria Mannelli, nell’area Museo del parco Carta delle Industrie Rubbettino, a stupirci di come si può vivere facendo cultura in questi luoghi di montagna ascoltando un visionario Francesco Bevilacqua che ci racconta dell’elogio dello stupore, rispetto della natura e salvaguardia dell’ambiente.

Ci si interroga, ci guardiamo dentro, volgendo lo sguardo fuori, intorno, altrove, consapevoli di essere qui in un posto meraviglioso del Mondo.

La bellezza che rivela la natura come incanto e armonia, come creato, cuore, corpo, cibo, territorio, paesaggio, emozioni, accoglienza, sorrisi, abbracci… qualità di relazioni, costruttori di destinazioni.

Il bello, buono, giusto, il tempo, la consapevolezza.

A Soveria, domenica continuiamo con la magia dei racconti di Emilio Leo nelle mura del più antico lanificio della Calabria.

Più tardi Fabio Andina ci racconterà della montagna che salva; le sue montagne sono le Alpi svizzere ma il suo racconto rievoca la forza altrettanto identitaria delle nostre bellissime amate singolari e così diverse montagne calabresi

Le capacità, le competenze, le conoscenze che possiamo mettere a disposizione: “il Nostro che custodisce il Mio”.

Il panino nel “Parco Carta” è una festa.

Prima dei saluti ci ritroviamo tutti insieme nell’ area Talk del Museo Rubbettino a parlare di FIE, di associazionismo, di formazione di opportunità di Sentieri che uniscono i popoli.

Ospite “Speciale”, il delegato della Giunta Nazionale FIE Massimiliano Bianchi.

Massimiliano si è perfettamente integrato nel paesaggio e mescolato tra le nostre anime di appassionati e rispettosi frequentatori di luoghi.

La sua prima volta in Calabria da attento osservatore, ci racconterà di come gli sguardi e i gesti dicono più delle parole pronunciate.

Annunziata Chiodo
Consigliere Comitato Regionale FIE Calabria

L’articolo Elogio dello stupore. Estetica, sacralità ed etica della natura proviene da FIE Italia – Federazione Italiana Escursionismo.

Terza Marcia Mondiale per la Pace e Nonviolenza

A Roma durante il passaggio della Terza Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza, si sta organizzando per il 24 novembre 2024 un evento che vede il Tevere protagonista di questa importante manifestazione.

Il 2 ottobre 2024, Giornata Internazionale della Nonviolenza, è partita da San José di Costarica la Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza dove tornerà, dopo aver fatto il giro del Pianeta, il 5 gennaio del 2025 e Roma costituirà una tappa.

L’evento prevede la partenza del gruppo di canoisti con pagaie, SUP, gommoni (circa 6 imbarcazioni) dallo scalo di Pinedo alle ore 9.30, organizzato dall’ASD DIT (discesa internazionale del Tevere).

I camminatori e i ciclisti partiranno sempre alle 9.30 da Ponte Milvio.

Durante il tragitto ci sarà una sosta – prevista per le ore 12:00 – a Ponte S. Angelo, per il raduno con i camminatori ed i ciclisti che provengono dalla sponda destra del Tevere.  Successivamente il corteo di pagaie, camminatori e ciclisti si recherà alla Città dell’Altra Economia, dove per le ore 14:00 saranno previste iniziative e dibattiti sulla Pace (programma in via di definizione).

La parte ciclistica sarà curata dall’associazione FIAB.

Per info e contatti: marciaperlapacetevere@gmail.com – Tel 06 89479213
Sito Marcia Mondiale: https://theworldmarch.org/it/
Per aderire all’evento, cliccare qui e compilare il form 

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