Elogio dello stupore. Estetica, sacralità ed etica della natura

Il Meeting FIE Calabria come luogo di amicizia e di incontro

Un luogo dove ci siamo incontrati per costruire condivisione delle esperienze di cammino e di escursionismo, di formazione e di crescita, di ascolto e di reciproco supporto.

Ci incontriamo a Serrastretta, vitale borgo ai pedi della Sila catanzarese, nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre.

Ad accoglierci la Tribù degli alberi dell’associazione Edrevia che ci ospita con sapienza e cura.

All’interno del palazzo Pingitore ci sentiamo subito a casa.

Tanti i partecipanti provenienti dalle diverse associazioni calabresi e anche siciliane.

Ci ritroviamo con la gioia di rivedersi tra amici vecchi e nuovi che corrisponde alla potenza del richiamo dei valori comuni e condivisi nell’andare in montagna alla ricerca del “Sacro” che abita dentro e fuori di noi.

Sabato sulla “Via dei sediari” a raccontare emozioni, fatica di tempi passati e antichi mestieri.

Per i vicoli ci saluta con gioia dall’alto dei suoi 100 anni Zia Maria da lì a poco, nel bosco, ad accoglierci in silenzio i castagni: maestosi patriarchi che abitano queste ridenti e rigogliose montagne della Calabria.

Lo sguardo si perde verso l’orizzonte ad ammirare paesaggi che custodiscono la forza e l’essenza di questi luoghi.

La pioggia rende molto intimo questo cammino di sabato mattina. Intimo come il camino che troviamo acceso e scoppiettante a darci calore e ristoro nel rifugio della faggeta.

Ci ritroveremo nel pomeriggio a Soveria Mannelli, nell’area Museo del parco Carta delle Industrie Rubbettino, a stupirci di come si può vivere facendo cultura in questi luoghi di montagna ascoltando un visionario Francesco Bevilacqua che ci racconta dell’elogio dello stupore, rispetto della natura e salvaguardia dell’ambiente.

Ci si interroga, ci guardiamo dentro, volgendo lo sguardo fuori, intorno, altrove, consapevoli di essere qui in un posto meraviglioso del Mondo.

La bellezza che rivela la natura come incanto e armonia, come creato, cuore, corpo, cibo, territorio, paesaggio, emozioni, accoglienza, sorrisi, abbracci… qualità di relazioni, costruttori di destinazioni.

Il bello, buono, giusto, il tempo, la consapevolezza.

A Soveria, domenica continuiamo con la magia dei racconti di Emilio Leo nelle mura del più antico lanificio della Calabria.

Più tardi Fabio Andina ci racconterà della montagna che salva; le sue montagne sono le Alpi svizzere ma il suo racconto rievoca la forza altrettanto identitaria delle nostre bellissime amate singolari e così diverse montagne calabresi

Le capacità, le competenze, le conoscenze che possiamo mettere a disposizione: “il Nostro che custodisce il Mio”.

Il panino nel “Parco Carta” è una festa.

Prima dei saluti ci ritroviamo tutti insieme nell’ area Talk del Museo Rubbettino a parlare di FIE, di associazionismo, di formazione di opportunità di Sentieri che uniscono i popoli.

Ospite “Speciale”, il delegato della Giunta Nazionale FIE Massimiliano Bianchi.

Massimiliano si è perfettamente integrato nel paesaggio e mescolato tra le nostre anime di appassionati e rispettosi frequentatori di luoghi.

La sua prima volta in Calabria da attento osservatore, ci racconterà di come gli sguardi e i gesti dicono più delle parole pronunciate.

Annunziata Chiodo
Consigliere Comitato Regionale FIE Calabria

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