Partenza da via Don Gnocchi ore 05.00 – Arrivo a Napoli verso le 12.00 – Traghetto per Procida ore 12.30 .
1° giorno Procida.
L’isola di Procida è la meno conosciuta fra tutte quelle del golfo di Napoli ma coloro che la visitano di solito se ne innamorano perché ha una sua identità che non si è piegata al turismo di massa e mantiene una sua magnifica originalità . Alcuni suoi scenari sono entrati nell’immaginario turistico anche grazie al cinema : indimenticabili molte scene de “ Il Postino “ di Massimo Troisi .
L’esplorazione inizia dal suo porto , la Marina Grande , dove si trova anche la pro loco che ci può fornire tutte le indicazioni necessarie ma soprattutto il deposito bagagli dove lasceremo i nostri.
Uno dei luoghi più ambito dai turisti è la splendida Marina Corricella , uno spettacolo di case colorate che s’affacciano in modo disordinato e romantico sul mare . Si tratta del Porto dei Pescatori , quello più antico di Procida e dove si respira ancora un atmosfera particolare oltre che essere un luogo speciale per i fotografi . Da non perdere oltre la stradine con le case affastellate una sull’altra , le barche dei pescatori , sia quelle tirate a secco che quelle dentro il porticciolo , le loro reti e la Gradinata del Pennino , un particolare e scosceso vicolo.
Dal punto di vista storico ed artistico il cuore culturale di Procida e determinato dal Borgo di Terra Murata , una cittadella che si trova sulla punta nord-orientale dell’isola . E’ in una posizione sopraelevata , 90 metri d’altezza , e per questo ci si deve arrampicare lungo la ripida salita al Castello che però premia il visitatore con le magnifiche viste sulle case colorate della Corricella .
Il Borgo di Terra Murata è un piacere da passeggiare , ci sono vari scorci interessanti , vie strette , case tipiche procidane , l’Abbazia di San Michele Arcangelo , il Castello D’Avalos e un antico carcere.
Innumerevoli sono le spiagge nonostante i suoi 3,7 kmq. La Spiaggia della Lingua a est del porto di Marina Grande e quella della Silurenza o Spiaggia del Cannone ad ovest sono le prime che si trovano .
Da Procida centro si può accedere alla Spiaggia della Chiaia , una delle più lunghe e famose , mentre nella parte occidentale dell’isola ci sono la Spiaggia del Ciraccio , della Chiaiolella e di Pozzo Vecchio.
2° giorno Ischia – Monte Epomeo e Santa Maria a Monte.
Percorreremo l’antica strada dei montanari che porta da Casamicciola a Forio ad alta quota tra i boschi .
Non è un sentiero facile e soprattutto non è ben segnato , fatto apposta per chi ama l’avventura ed ha un pò di intuito boschivo per trovare la strada . Si parte da Piazza Maio a Casamicciola e si prende via Santa Barbara , una strada asfaltata che conduce a un piazzale-parcheggio ; continuando la strada diventa più stretta e per soli pedoni , superata una zona con alcune case e giardini privati si trova una mulattiera in salita . Da qui la situazione si complica perché trovare il percorso non è semplice.
Non essendo tra i più frequentati non ha segnaletica tranne qualche sporadico e sbiadito segno giallo e per di più è molto ripido e scivoloso in alcuni tratti , poiché la zona è molto umida e la fitta vegetazione impedisce al sole di asciugare il terreno . Superata la salita troveremo un sentiero più agevole e pianeggiante , la strada si fa più dolce , si cammina sotto gli alberi di quercia con un bel panorama sulla destra . Giungeremo a un bivio con due mete diverse , l’Epomeo o Santa Maria a Monte .
Ovviamente imboccheremo il sentiero roccioso , in salita , scosceso e abbastanza difficile per raggiungere la cima ( m. 787 ) per poi tornare indietro e fare la stradina semplice e pianeggiante con tratto finale in discesa , tra i boschi , che ci porta all’Eremo di Santa Maria a Monte e da qui , in qualche modo , rientreremo a Casamicciola .
Per i meno avventurosi proponiamo di raggiungere , con i mezzi pubblici , la frazione Fontana dalla cui piazza centrale parte a destra il sentiero classico che porta all’ Epomeo dove potremo ricongiungerci .
Dislivello 335 m. – E’ obbligatorio indossare scarpe da trekking.
3° giorno Pozzuoli – Trekking urbano e Solfatara.
Da Casamicciola col traghetto raggiungeremo Pozzuoli dove ritroveremo i nostri pullman , sistemeremo i nostri bagagli e raggiungeremo il parcheggio della Solfatara . La Solfatara è una tipologia di vulcano costituita da un campo fumaiolico e caratterizzata dall’emissione di vapori e gas sulfurei .
Quella di Pozzuoli è sicuramente la più conosciuta in Italia. Si tratta di uno dei 40 vulcani che caratterizzano la zona dei Campi Flegrei e che al momento è in uno stato di quiescenza. Essa non è altro che una valvola di sfogo dell’enorme massa di magma sotterranea. Fumarole sulfuree e getti di fango costituiscono la principale attività del grande cratere di forma ellittica chiamata Bocca Grande .
Il costo a persona per la visita della Solfatara è di 6 euro.
Alle 13 incontreremo le guide che ci condurranno al trekking urbano di Pozzuoli ; lunghezza 4 km , durata 4 ore con le dovute spiegazioni , costo 5 euro a persona .
Descrizione :Dal parcheggio si prosegue per via Solfatara ( resti dell’Antico Anfiteatro ) ; Corso Terracciano
( Anfiteatro Flavio , resti del Tempio di Nettuno ); via Celle ( Antica Necropoli ) e via Pergolesi fino ad arrivare nella zona del porto ( Tempio di Serapide ).
L’Anfiteatro Flavio è la terza Arena per dimensioni del mondo romano dopo quelle di Roma e Capua , testimonianza della tecnica straordinaria raggiunta dall’ingegneria antica .
Ha tre ordini sovrapposti , quattro ingressi maggiori e dodici secondari e poteva contenere 40.000 spettatori . Suggestiva è la visita dei sotterranei che mostrano la complessa organizzazione dei servizi per il funzionamento degli spettacoli . Qui , nel 305 d.c. , fu preparato in un primo momento il supplizio di San Gennaro e i suoi compagni ; la condanna fu poi eseguita alla Solfatara . Costo della visita 4 euro .
Il Tempio di Serapide è la testimonianza unica dei quartieri portuali e commerciali di Puteoli , l’antica Pozzuoli , così chiamato perché vi fu trovata una statua della divinità egiziana . In realtà la struttura è uno dei maggiori esempi di Macellum , il mercato dei commestibili eretto tra la fine del primo e gli inizi del secondo secolo d.c.
Alle 17.00 riprenderemo i nostri pullman per tornare a casa .