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9 OTTOBRE 2016 LE TERRE MATILDICHE CON UISP REGGIOEMILIA

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Escursione in pullman.

” Noi non andremo a Canossa “: questa frase, divenuta ormai proverbiale, fu pronunciata il 14 maggio 1872 da Otto von Bismarck, durante una storica seduta del Parlamento, a proposito delle diatribe sorte in quegli anni tra il governo del Reich e la Curia Romana.

Il motto si riferiva ai fatti avvenuti nel Gennaio 1077 presso il Castello di Canossa, che videro come protagonisti l’ imperatore Enrico IV, il Papa Gregorio VII e la Contessa Matilde. E’ dunque in un teatro di grande rilevanza storica che si sviluppa questo itinerario ad anello, meta ogni anno, di migliaia di visitatori da tutta Europa. Il percorso si snoda sulla destra orografica della media valle del fiume Enza e per buona parte segue la vallata calanchifera del rio Vico, anch’ esso tributario dell’ Enza, in uno scenario caratterizzato dalla presenza di plumbei calanchi alternati a praterie e boschetti, con una ricca vegetazione con belle vedute sulla Val D’ Enza.

Durante il percorso avremo modo di fare visita al Castello di Canossa , Castello di Rossena e la Torre di Rossanella e ai borghi matildici di Vico, Casalino, Braglie.

Giunti all’ arrivo gli ESCURSIONISTI potranno assaggiare una merenda a base di prodotti tipici Reggiani offerti da UISP ESCURSIONISTI MONTAGNA – RE

Partecipanti  : Gers Roteglia – RE – Avventura Trekking Campi Bisenzio – FI – CRAL Comune di Reggio Em. –

Dislivello di salita 450 m  5 ORE

partenza ore 6:00 dal parcheggio di via Don Gnocchi

 

Comunicazioni importanti

Salve , volevo augurare a tutti un buon rientro delle ferie e un altrettanto buon inizio delle escursioni.

Detto questo volevo comunicare ai soci due cose :
1) mercoledi’ prossimo 14 settembre dalle 21:45 iniziano le iscrizioni della gita a Urbino – Gubbio del 22-23 ottobre
2) Visto che un anno fa abbiamo organizzato una serata per raccogliere i fondi per il Nepal, abbiamo deciso di fare altrettanto per il terremoto del centro Italia.
Negli anni passati siamo andati più di una volta sui Sibillini e sui monti della Laga ed abbiamo dormito due volte ad Amatrice.
Mi ricordo benissimo della piazzetta e dei vicoli di Amatrice. Per questo motivo abbiamo deciso di aiutare
come gruppo, quelle che sono state anche le nostre montagne.
La serata prevista per questa cena è il 15 ottobre e verrà fatta accanto alla sede, il costo è di 20 euro. Prima della
cena verrà proiettata una presentazione con foto storiche delle nostre gite sui monti della Laga e altre foto della distruzione
del terremoto scattate da due nostri soci, Paolo e Maria Grazia che ringrazio.
Partecipate numerosi , spargete la voce , ditelo ai vostri parenti e amici. Non abbiamo problemi di posto possiamo essere
anche più di 100, chiaramente bisogna saperlo prima per motivi amministrativi. Le iscrizioni sono alla sede.

Grazie di tutto Avventura Trekking

Dolomiti Val Di Cadore -Monte Rite 16-17 luglio

Dolomiti Val Di Cadore -Monte Rite 16-17 luglio

Primo giorno:

L’escursione al Monte Rite è forse una delle escursioni più popolari di tutta l’area dolomitica ed in particolare della zona del Cadore. Questo itinerario è adatto quasi a tutti:  il dislivello è di m 733 e il sentiero non prevede particolari difficoltà. Arrivati al rifugio Remauro si prosegue a piedi in direzione Forno di Zoldo . Alla  località tabià Seguiamo la segnaletica del sentiero 494 , che sale lungo la sinistra orografica della Val Inferna sino alla omonima forcella  (m. 1.735), da qui ci si immette nel sentiero 478 che porta fino a Forcella Dèona (m. 2.053) e si continua sulla rotabile che conduce al rifugio Dolomites (ore 2 ½). Dopa aver visitato il museo della Nuvole Di Messner il rientro è con il sentiero 479 che riporta a Forcella Cibiana.

variante difficile: Sasso Lungo di Cibiana

Seguire l´evidente traccia prima in piano e poi in leggera salita sotto delle pareti rocciose, risalendo infine in obliquo verso destra la parte alta di un ghiaione fino ad una forcella erbosa. Da qui andare a destra verso una roccia con bollo rosso da cui parte la via di salita. Salire subito il saltino roccioso a destra (I), non badando all´invitante cengia-rampa rocciosa che sale a sinistra e poi termina sulla parete, e salire per traccia a delle placche bianche poco inclinate poco sopra. Risalirle verso sinistra entrando nella larga cengia in salita di accesso alla parete W, con fondo roccioso e ghiaioso e sospesa sulla parete (attenzione in discesa), con tetto a metà cengia che richiede di abbassarsi un po´. La cengia termina su pendio di roccette e ghiaie oltre lo spigolo, seguire a destra i bolli rossi sbiaditi, raggiungendo un canale-camino di 4 m da risalire direttamente (I+), uscire a sinistra e seguire i bolli rossi. Si sale un altro saltino di roce (I) ed un canale roccioso di 5 m (I+), se ne esce a sinistra per cengetta e si segue a destra (frecce) per altra cengetta fino ad un breve canale in direzione di una antro. Si entra nell´antro proprio sotto un buco di uscita e si arrampica in spaccata per circa 3 m con buoni appoggi per i piedi, uscendo direttamente dal buco (II-, buoni appigli fuori dal buco, attenzione ai sassi, in alternativa si può seguire la rampetta di rocce a sinistra dell´antro, ma con maggiore esposizione e difficoltà). Usciti dal buco puntare dritti salendo verso la parete rocciosa con bollo rosso, evitando un canale a sinistra, e salire al cornicione un po´ esposto che sale verso sinistra (I+). Ancora per ghiaie e per una altro canaletto si raggiunge un forcellino, quindi a destra per ghiaie ad un saltino verticale di 2 m ben appigliato con fessura obliqua (I+). Si risale per pendio di detriti verso destra ed una altro canaletto (I), ancora per detriti fino ad una breve rampa rocciosa (I+) che porta ad un altro forcellino. Per pendio roccioso seguire i bolli rossi verso destra fino al crestone e per larga dorsale di ghiaie in breve alla croce di vetta.  

Discesa:   Come per la salita, scendere direttamente per il buco senza farsi tentare dalla rampa rocciosa sulla sinistra.

Secondo giorno:    Dal Passo Cibiana (ss 347) a Le Bócole (Forno di Zoldo)

Dislivello: 500 m ca. in salita e 1200 m ca. in discesa   Tempo di percorrenza: 5/5.30 ore

A sud del Passo Cibiana si imbocca una carrareccia che si inoltra per breve tratto in una zona di prati dove si imbocca, sulla sinistra, una strada forestale (483; Alta Via n° 3) che sale nel bosco. Dopo una ripida rampa, raggiunto uno slargo la si abbandona per seguire, sulla destra il comodo sentiero 483. Usciti dal bosco si raggiunge un trivio. Tralasciando i sentieri di sinistra (483, Forcella Bèla) e in centro (485, Forcella delle Ciavazòle o de La Grava) si prende quello di destra (485) fino alla Forcella de le Calàde dove si scende a sinistra per sentiero erto ma sicuro sino all’orlo di un grande franamento. Raggiunto il fondo del bacino ghiaioso, si traversa seguendo i segni rossi che portano ad un sentiero che risalendo ripido porta poi alla Casèra Bosconero.
Dal rifugio, seguendo il sentiero 490 si divalla ripidamente in Val Bosconero dove, attraversato il letto del Rù di Bosconero si continua con minor pendenza nel bosco raggiungendo un bivio in località Pian del Mugón 1060 m . Abbandonato il sentiero 490 (che scende direttamente alla statale 251 in località Ponteséi) si continua sulla destra lungo il sentiero 491. Oltrepassata la deviazione per la Casèra del Fagarè si inizia infine a scendere e si raggiunge l’incrocio fra le ss 251 e ss 347, da dove, discendendo poche centinaia di metri la ss 251 (galleria), si raggiunge la località Le Bócole.

Apuane – Pizzo delle Saette 19 Giugno

Domenica ritrovo alle 6:45 in sede per l’escursione al Rifugio Rossi dalla Borra di Canala e per la variante EE che percorrerà la Cengia Dei Partigiani (Pizzo delle Saette) .

Potremo trovare da mangiare e da bere al rifugio, ma si consiglia di portare acqua in abbondanza.

 

 

Gel nails first appeared in the U.S. in the early 1980s, Nail gel
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Esperienze di viaggi alla ricerca dell’avventura 2016

Il gruppo Avventura Trekking presenta
Esperienze di viaggi alla ricerca dell’avventura
Serate di proiezione di diapositive e video – diciassettesima edizione
Presso Villa Montalvo, Via di Limite – Campi Bisenzio ore 21:30
– 6 MAGGIO 2016
Natura quieta e silenziosa.    Il fascino della montagna  invernale
Racconto per immagini di scalate su ghiaccio

Video-proiezione digitale a cura di
Stefano Cambi
– 13 MAGGIO 2016

Viaggio in Nagaland (India)

Camion, biciclette, risciò, fatiscenti imbarcazioni per trasportare come Caronte Umanità e mezzi d’ogni tipo sull’altra sponda del sinuoso Brahmaputra, che come un sacro mandala nasce nel cuore dell’Asia per poi confluire dopo 2000 km nel Sacro Gange, sono stati i nostri molteplici vettori in un India ancora addormentata

Video-proiezione digitale a cura di
Antonio Porcelli

– 20 MAGGIO 2016
Dolomiti patrimonio mondiale dell’ umanità
Serata di intento principalmente culturale che illustra  i motivi per i quali le Dolomiti sono state dichiarate dall’Unesco “Patrimonio dell’ Umanità”.
Una delle missioni dell’Unesco consiste nell’identificazione, protezione, tutela e trasmissione alle generazioni future dei patrimoni culturali e naturali del mondo. Nelle Alpi ci sono 17 siti del Patrimonio Mondiale; 4 di essi sono siti Patrimonio Naturale, uno di questi è l’area dolomitica. È quindi evidente il grande interesse di questa eccezionale zona dell’Italia.
Video-proiezione digitale a cura di  Sergio Pacinotti

CORSICA 02-03-04-05 giugno 2016

CORSICA 02-03-04-05 giugno 2016  

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La Corsica per i suoi scenari di mare, monti e le sue incantevoli città è un paradiso sia per gli escursionisti che per i turisti; entrambi vi possono passare un’indimenticabile vacanza. La nostra intenzione è quella di dare un assaggio delle innumerevoli possibilità escursionistiche di questa stupenda isola. Non si tratta perciò di una vacanza turistica ma di una gita di carattere prevalentemente escursionistico, e si richiede ai partecipanti un buon spirito di adattamento, dato che il pernottamento sarà in bungalow o in appartamenti nel villaggio montano di Calacuccia alle pendici del monte Cinto.

1°giorno

Il primo giorno iniziamo con un trekking nella zona nel Deserto degli Agriates (area protetta di 5000 ettari, fatta di rocce calcaree e macchia mediterranea, abitata solo da qualche pastore).

Il nostro percorso ad anello parte dalla spiaggia dell’Ostriconi, che si trova a nord di Calvi, all’inizio del Deserto degli Agrieti.  Questa bella spiaggia di sabbia, lunga circa 700 metri, con qualche duna, è una delle spiagge più selvagge della Corsica. Si tratta di un tranquillo percorso ad anello di 3 h (400m dislivello) con ritorno alla spiaggia. Finita l’escursione riprendiamo il pullman per dirigerci nell’ interno dell’isola, presso Calacuccia, caratteristico villaggio che si trova sulle rive del lago omonimo.

2° giorno

¨1° Percorso: Lozzi – Monte Cinto – Lozzi Escursione solo per esperti (ED)

Il Monte Cinto è la montagna più alta della Corsica . La salita è su sentieri impervi e su cresta , ed è ricca di ampie vedute panoramiche. Occorrono ramponi e piccozza. Dislivello 1700 mt. circa Tempo complessivo 9 h

 ¨2° Percorso: Lago di Nino. Escursione di media difficoltà (EM)

Il lago di Nino È un lago glaciale che ha la reputazione di essere il «più bello della Corsica». Qui si trovano le pozzine, prati frazionati da buchi d’acqua. Si possono avvistare anche dei cavalli «selvaggi» ma talmente abituati a vedere turisti che ci si può avvicinare facilmente.

Il punto di partenza della passeggiata si trova vicino alla casa forestale di Poppaghia sulla D84, a nord-est di Evisa e del colle di Vergio. Dislivello 730 mt. Tempo complessivo 4:30 h

Per questa escursione va verificata la possibilità delle percorribilità delle strade da parte del pullman.

 ¨3° Percorso: Trekking intorno al lago Di Calacuccia (EF)  

Tranquillo trekking intorno al lago di circa 11 km circa , 3h (300m dislivello circa)

 

3° giorno

Di buon mattino ci dirigiamo con circa 1.30h di pullman verso splendida cittadina di Porto.

Riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, il Golfo di Porto è splendido, con le sue falesie in granito rosso a picco sul mare. La piccola località balneare omonima, con la torre genovese che la contraddistingue, è una meta molto apprezzata dai turisti.

 

¨1° possibilità – Trekking Col de la Croix – Girolata – Col de la Croix (EF) Il Golfo di Girolata è un angolo assolutamente meraviglioso, a due passi dalla Riserva naturale di Scandola che si può ammirare sia a piedi che prendendo la barca da Porto.

Partiamo da Col de la Croix e attraverso un facile sentiero chiamato mare e monti, arriviamo al borgo di pescatori di Girolata. Il Golfo di Girolata è un angolo assolutamente meraviglioso, vicino alla Riserva e si può ammirare sia a piedi che prendendo la barca da Porto.

Per tutto il percorso si susseguono panorami mozzafiato sul mare . Tempo complessivo 4:30 h 600m dislivello complessivo. Andata e ritorno sullo stesso sentiero.

 ¨2° possibilità giro in barca da Porto fino alla Girolata

Per chi vuole riposarsi è possibile prendere la barca da Porto , e visitare la riserva di Scandola, fino a ritrovarsi con gli escursionisti a Girolata. Andata e ritorno in barca.

Per l’arrivo a Porto va verificata la possibilità delle percorribilità delle strade da parte del pullman

 4° giorno

*per tutti

Dopo colazione, ci dirigiamo in direzione Erbalunga, caratteristico borgo genovese che si trova sul dito della Corsica a nove km da Bastia. Dopo aver visitato Erbalunga, passiamo il resto della mattinata per le viuzze di Bastia. Alle ore 14 riprenderemo il traghetto per Livorno

 

Il presente programma può subire delle variazioni in base alle condizioni climatiche e ad eventuali imprevisti che si possono verificare durante i 4 giorni.

Le strade in Corsica sono molto strette e va verificata la percorribilità da parte del pullman, anche per questo motivo il programma può variare

8 maggio 5 terre

8 maggio 5 terre.Famosa traversata Da Riomaggiore a Monterosso.

Le Cinque Terre sono attraversate da una fitta rete di sentieri, costieri e interni. Il sentiero di costa permette di toccare i cinque paesi ed
I panorami che si possono ammirare da molti punti dei sentieri sono bellissimi e molto suggestivi,.Per l’inpraticabilità della via dell’ amore tra Riomaggiore e Manarola, l’escursione parte direttamente da Manarola.     Volendo chi vuole interrompere  può prendere il treno in una delle stazioni successive  accorgiando la durata del cammino. Il costo dell’ eventuale  treno è a carico dei partecipanti.

Il tempo di percorrenza può variare dalle 4 e trenta alle 5 ore.

L’escursione è di media difficolta  e  richiede attrezzatura escursionistica  e scarponcini da trekking .