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28 Giugno -Sentiero della Libertà

 

Percorreremo metà del “Sentiero della Libertà”, detto così perché permetteva di arrivare ad Antona, paese già liberato dai partigiani,  partendo da Azzano, che si trova nel territorio di Apuania, che era sotto il controllo tedesco.

Da Azzano saliremo il nuovo sentiero 32 fino sull’Altissimo, evitando di riscendere ad Antona, ma oltrapasseremo comunque la Linea Gotica che era tracciata sul lunghissimo crinale che collega il  Monte Altissimo al Monte Folgorito come migliaia di  profughi hanno fatto tra l’ottobre del 1944 e il marzo del 1945 in condizioni ben peggiori.

6, 7 ore. 1000m di dislivello.

 

Non siamo in grado di fornire ancora i dettagli della logistica, per informazioni telefonate al cellulare del gruppo.

 

 

Aggiornamento diapositive ,comunicato degli organizzatori

Scusate c’è stato un errore , la seconda data è il 15 maggio (venerdi’) non il 16 , com’è stato erroneamente scritto .

 Ciao a tutti

 

Il gruppo Avventura Trekking presenta

Esperienze di viaggi alla ricerca dell’avventura

Serate di proiezione di diapositive e video – sedicesima edizione

Presso Villa Montalvo, Via di Limite – Campi Bisenzio ore 21:30

– 8 MAGGIO 2015  

Tibet“Il Paese che non c’è”
In una visione profetica un Dalai Lama del passato raccontò che “quando l’uccello di ferro volerà, verrà l’uomo rosso e la distruzione”.          Un reportage fotografico alle porte del cielo.

di Antonio Porcelli (videoproiezione digitale)

– 15 MAGGIO 2015

1) Viaggio in Myanmar. Un interessante escursione fra il buddismo birmano, le realizzazioni della sua cultura, un viaggio sul fiume Irrawaddy e le bellezze naturali del paese. Durata circa 30′.

2) Angkor. Un volo d’uccello sui favolosi resti del regno Kmer, attivo in Cambogia circa 1000 anni fa. Il sito archeologico più visitato al mondo. Durata 9′ 52″.

Videoproiezioni digitali di Nelusco Paoli

 – 22 MAGGIO 2015

Alla scoperta dell’  Iran di Gianfranco Gori (videoproiezione digitale)

 – 5 giugno 2015 (Presso la casa del popolo di Campi Bisenzio
Cena con il gruppo Avventuratrekking. A fine cena ci sarà una proiezione di diapositive della nostra socia Elisa Pieralli di un suo viaggio in Nepal. Durante la serata effettueremo una raccolta fondi per gli aiuti per il terremoto che ha colpito Kathmandu e la sua valle.

30 e 31 Maggio 1 e 2 Giugno: Matera e Pollino

Escursione del 30 – 31 – Maggio 1 e 2 Giugno  Matera e Pollino.

Sabato 30 Maggio: I Sassi di Matera

I Sassi di Matera, patrimonio mondiale dell’umanità nonché capitale europea della cultura per il 2019.

Partenza dal parcheggio di via Don Gnocchi ore 05,00 – Arrivo previsto a Matera ore 13,00 circa.

Con l’aiuto delle guide visiteremo per 4 ore, dalle 14,00 alle 18,00, gli angoli più reconditi di questo straordinario sito.

Alle 18,00  ci ritroveremo all’autobus per recarci a Santeramo in Colle, distante circa 20 km da Matera, per prendere possesso delle camere presso gli alberghi Sole di Puglia e Murgia.

Domenica 31 Maggio: Parco della Murgia e le sue chiese rupestri

Sempre con l’aiuto delle guide proponiamo due itinerari, uno facile e l’altro di media difficoltà.

  1. Quello facile parte dal Centro visite Murgia Timone e arriva al Belvedere per una lunghezza di 4 km e una durata di 4 ore.

La partenza è dal Centro visite seguendo la strada che entra nel Parco archeologico delle Chiese Rupestri.
E’ questa una zona ricca di testimonianze umane: chiese, jazzi e masserie.
E’ la zona del Parco che presenta una vegetazione preminentemente erbacea che caratterizza in genere tutto il paesaggio murgiano e che ha sostituito l’antica copertura arborea.
Interessantissime sotto l’aspetto botanico sono le specie floristiche che in primavera creano un tappeto multicolore.
Da visitare: la chiesa di San Pietro in Principibus, lo jazzo Gattini, il Centro Visita di Masseria Radogna, il Villaggio Trincerato di Murgia Timone, la chiesa rupestre di San Falcione e quella di San Vito, la piccola chiesa di Sant’Agnese e la Madonna delle Tre Porte.

      1. Quello più impegnativo ha una lunghezza di 9 km e una durata di 6 ore ed una bellissima escursione che segue il bordo della Gravina fra storia e natura.

Da visitare: il complesso rupestre di San Nicola all’Ofra, caratterizzato da numerose grotte scavate nel tufo di color giallo paglierino che presenta non poche affinità con i paesaggi della Cappadocia.
La Cripta di San Nicola, la Grotta dei Pipistrelli, la Chiesa Rupestre di Cristo la Selva, quasi a picco sul canyon il paesaggio è di maestosa bellezza: rupi, valli e valloncelli, costoni bucherellati da vani e aperture a picco sul torrente ed una rigogliosa macchia mediterranea che si inerpica sulle rocce inondando l’aria degli odori forti e pungenti di lentisco, malva, rosa canina, timo, santoreggia, menta origano e liquirizia.
E per finire il Villaggio Saraceno e la Masseria Passarelli sulla strada per Montescaglioso.
Tutto questo va fatto entro le ore 16.00 allorquando riprenderemo gli autobus per recarci ai piedi del Pollino, a Viggianello presso il Parco Hotel Pollino dove alloggeremo per due notti e dove ci attende una lauta cena nonchè una serata musicale dal vivo.

Lunedì 1 Giugno: Il Massiccio del Pollino, il Parco Nazionale più grande d’Italia.

Perchè nessuno si senta escluso dalle sensazioni che si possono provare a camminare in questa splendida montagna proponiamo 3 itinerari.

              1. Escursione facile. Piano di Ruggio – Belvedere del Malvento. Dislivello insignificante. Durata 3 ore.

Passeggiata per tutti. Partendo dal Piano Ruggio, di fronte al Rifugio De Gasperi, si attraversano verdi prateri e in una festa di colori per le fioriture primaverili, si osservano i fenomeni carsici, si entra nel bosco per trovare il faggio delle “sette sorelle” ed infine si raggiunge il Belvedere, un terrazzo panoramico utilizzato in passato come stazione della teleferica per il trasporto del legname.
Dal terrazzo è possibile vedere la Piana di Castrovillari e i costoni rocciosi di Serra del Prete dove sono localizzati alcuni Pini Loricati, l’emblema del Parco.
Il Pino Loricato è una straordinaria creatura che pare fatta di roccia e di vento.
Dalla prima pare nascere per via delle sue radici che penetrano profonde negli strati rocciosi, consentendogli di arrampicarsi su costoni, pendenze e strapiombi inverosimili.
Il vento, le bufere di neve, le piogge battenti, invece, ne forgiano le incredibili torsioni del tronco e dei rami e la sua corteccia fatta a placche come nelle corazze dei soldati romani, ne decide il nome.
Ritornati al Rifugio De Gasperi, che probabilmente sarà chiuso, è consigliabile proseguire fino al Rifugio Colle Ruggio.

                1. Escursione media. Colle dell’Impiso-Piani di Vacquarro-Piani di Pollino-Grande Porta del Pollino.

Escursione classica, lunga ma non difficile.
Rappresenta l’escursione principale in quanto consente di visitare l’ambiente di maggiore importanza per il Pino Loricato
Sulla Serra delle Ciavole vive il maggior numero di esemplari di grandi dimensioni di questo albero.
Con le loro forme contorte acquisite nei millenni sfidando gli elementi naturali, ognuno di loro rappresenta un vero monumento arboreo.
Lungo il sentiero si incontrano rocce su cui si notano “Le Rudiste”, resti fossili di molluschi oggi estinti.
Dislivello 512 m.  Durata 5 ore.

                  1. Escursione lunga e impegnativa. Si raggiunge la Serra Dolcedorme, la vetta più alta del Massiccio del Pollino.

Si attraversano i Piani di Pollino con le morene glaciali fossili da Ovest a Est.
Si raggiungono al Piano di Acquafredda gli “Alberi Serpenti”, faggi di grandi dimensioni dalle forme particolarmente contorte.
Si sale alla Serra Dolcedorme dal versante Est e si ridiscende dal versante Ovest.
Panorama mozzafiato verso lo Ionio e il versante occidentale del Massiccio.
Dislivello 700 m. Durata 6 ore.

Martedì 2 Giugno Sulle orme di Carlo Levi. Aliano e i suoi Calanchi.

Visita al paese di Aliano.
Un paese in una zona che ci ricorda la Cappadocia e i suoi colori contrastati, posto sulla sommità di una collinetta argillosa e sul bordo di un calanco vertiginoso.
Qui Carlo Levi fu confinato durante il fascismo (’35-’36) ed è il paese in cui ambienta il suo romanzo “Cristo si è fermato ad Eboli” anche se cambiandone il nome in Gagliano.
Ecco i calanchi descritti da Levi:…“spalancai una porta-finestra, mi affacciai ad un balcone, dalla pericolante ringhiera settecentesca di ferro e, venendo dall’ombra dell’interno, rimasi quasi accecato dall’improvviso biancore abbagliante. Sotto di me c’era il burrone; davanti, senza che nulla si frapponesse allo sguardo, l’infinita distesa delle argille aride, senza un segno di vita umana, ondulanti nel sole a perdita d’occhio, fin dove, lontanissime, parevano sciogliersi nel cielo bianco”….

Ogni ulteriore informazione e dettaglio è a disposizione dell’agenzia responsabile dell’organizzazione della gita, i cui recapiti li potete trovare presso la nostra sede.

Ciaspolata al Lago Nero – 8 Marzo

Ciaspolata dall’Orto Botanico di Pian Di Novello (1310) al Lago Nero (1730 m), cammineremo in ambiente boscoso e sotto una delle più imponenti cime della zona:  l’Alpe Delle Tre Potenze.

Arrivati al lago ( meno di 400m di dislivello) abbiamo prenotato un bel ristoro con crostata, vino e tutte le solite cose calde che ci rendono piacevole camminare.. Ad offerta libera.

Previsione del tempo, splendide.
Partenza dalla sede alle ore 7.00. Puntuali e coperti bene.

 

 

1-2-3 maggio 2015 – Isola d’Elba

Scarica Programma elba in Pdf

Partenza ore 7.00 tassativa (ritrovo ore 6.40 parcheggio di via Don Gnocchi – Campi B.zio).

L’isola d’Elba, in questo periodo dell’anno, offre il meglio di sé all’amante del trekking e della natura, con magnifiche fioriture e una rigogliosa macchia mediterranea. Se il meteo ci assiste, riusciremo ad apprezzare appieno le peculiarità di questa terra.

 

Programma escursionistico

N.B. il programma presuppone condizioni di tempo stabile; in caso di maltempo valuteremo le alternative più valide per le escursioni di volta in volta.

 

Venerdì primo maggio: Capo d’Enfola – 4 ore – dislivello in salita 100m. ca.

Si tratta di una camminata facile, adatta a tutti, che si sviluppa su spiagge, stradelli e sentieri.

La partenza è dalla bella spiaggia di Scaglieri, dalla quale si prosegue, con qualche saliscendi, attraversando boschi di lecci e belle insenature, fino a giungere al promontorio del Capo d’Enfola. Qui si trovano delle postazioni militari della seconda guerra mondiale, ben conservate, e ad un comodo belvedere consumeremo il nostro pranzo a sacco. Il ritorno è previsto con alcune varianti ad anello.

Arrivo in pullman a Marciana Marina nel pomeriggio, sistemazione nell’albergo e cena.

 

Sabato due maggio: Monte Capanne (m. 1018 s.l.m.)

Si tratta della cima più alta dell’isola, raggiungibile anche con una comoda cabinovia dalla strada che collega Marciana a Poggio. Dalla vetta il panorama spazia su tutto l’arcipelago toscano e la costa.

Partenza in pullman alle 8.30 dall’albergo per Marciana (355 m. s.l.m.).

 

Gruppo escursionistico: tempo di cammino stimato 5 ore ca. – dislivello in salita 700 m. ca.

La salita a piedi non presenta particolari difficoltà, tuttavia è da considerarsi, per il dislivello e la ripidezza dei versanti, per camminatori mediamente allenati con esperienza su sentieri di montagna.

La salita si svolge seguendo il sentiero n. 1, che parte da Marciana e arriva fino alla vetta del monte Capanne. Il sentiero attraversa inizialmente boschi di castagni, fino a giungere all’Eremo di San Cerbone; sale poi tra boschi di lecci e arbusti che, nell’ultima parte, lasciano il posto a gradini granitici, spesso ammantati di muschio, fino a guadagnare la vetta (2/3 ore ca.). Sulla cima, oltre ai numerosi ripetitori che ne abbrutiscono l’aspetto, c’è anche un piccolo bar nei pressi della stazione di arrivo della cabinovia.

Per la discesa utilizziamo il sentiero n. 2 che, percorrendo la via più diretta e breve (ma anche a tratti piuttosto ripida), collega la vetta del Capanne al paesino di Poggio, dove è previsto il nostro rientro e dove ci aspetterà il pullman per ricondurci all’albergo.

Risulta ovviamente possibile, per chi volesse o fosse stanco, la discesa anche in cabinovia.

 

Gruppo escursionisti esperti: la salita proposta, solo per esperti e attrezzati con il kit da ferrata, affronta il tratto c.d. della Galera, un impervio saliscendi attrezzato con funi metalliche sul crinale che collega “la Tavola” (m. 936), raggiungibile con il sentiero n. 10 da Marciana in due ore e mezzo circa, al monte Capanne. Dalla vetta la discesa verrà effettuata verso il paese di Poggio sul sentiero n. 2, come il gruppo escursionistico.

 

Rientro nel pomeriggio all’albergo e tempo libero per visitare Marciana Marina e rilassarsi sulla spiaggia o nelle calette.

 

Cena e pernottamento

 

Domenica tre maggio: traversata da Marciana a Pomonte (tempo stimato di cammino 5 ore ca. – dislivello salita 700 m. – EM ) Partenza in pullman alle 8.30 per Marciana (caricare in pullman tutti i bagagli perché non faremo rientro all’albergo).

 

La camminata proposta è una magnifica traversata in quota, altamente panoramica, che attraversa l’isola scavalcando la dorsale montuosa centrale. Si svolge su sentieri ben tracciati e comode mulattiere e costituiva, fino alla metà degli anni 60, l’unica via di collegamento tra Marciana e le località della costa occidentale.

Da Marciana si sale, percorrendo una via di pellegrinaggio, al Santuario della Madonna del Monte (m. 630, 50 min.), il più importante dell’isola. Qui alloggiò, per un breve periodo, anche Napoleone Bonaparte.

Si prosegue sul sentiero n. 3, attraversando prima una zona di massi dalle forme più svariate (ben riconoscibile il masso dell’aquila), poi la dorsale aperta e panoramica di Serraventosa. La mulattiera attraversa ora alcuni corsi d’acqua (sorgente), perdendo leggermente quota, per poi risalire al Troppolo, il punto più alto del nostro percorso (748 m.), straordinariamente panoramico su tutta la costa occidentale e il monte Capanne. Il percorso continua alto in quota fino ad un bivio successivo, dove si comincia a scendere nella valle di Pomonte, fiancheggiando il colle di San Bartolomeo.  Il sentiero, in questo tratto di discesa a tornanti, è ancora parzialmente lastricato a testimonianza dell’importanza di questa antica via di collegamento.

All’arrivo a Pomonte il pullman ci aspetterà per andare a Portoferraio e imbarcarsi per il ritorno.

 

Variante breve: traversata da Marciana a Patresi (tempo stimato 3 ore – dislivello in salita 200 m. ca.)

Si tratta di una facile e interessante alternativa alla camminata proposta, percorribile lasciando, verso quota 500 m. ca., la via di pellegrinaggio che sale al santuario, per prendere il sentiero n. 14. L’ambiente è caratterizzato da macchia bassa e macigni rocciosi, e il percorso traversa in quota la testata di piccole valli boscose (lecci e castagni). Dopo aver ritrovato il sentiero n. 13 che scende alla Zanca, il nostro (n. 14) volta decisamente verso sud e poi verso ovest, iniziando la discesa nella valle dell’Uviale, fino a raggiungere il mortaio di Patresi. L’arrivo è previsto per l’ora di pranzo e il pullman sarà sul posto.

 

Per ulteriori informazioni rivolgersi presso la sede del gruppo.

 

Vinci – Anchiano (Montalbano) 8/02/2015

Itinerario 14: Vinci-S. Lucia-Faltognano-Casa natale di Leonardo-Vinci

Partenza 7.30 dalla sede.

Poco prima di raggiungere il centro di Vinci (m 86) incontriamo villa Martelli proseguiamo quindi verso l’estremità settentrionale verso S. Baronto per circa trecento metri, fino ad una curva dove si prende uno stradello che sale leggermente tra alcune villette.

Giunti ad un tabernacolo, si prende prima a sinistra in salita e subito dopo, vicino ad un traliccio ENEL, a destra. Arriviamo ad una prima casa colonica, quindi ad una seconda che aggiriamo su una strada sterrata che lasciamo per imboccare uno stradello erboso che sale a sinistra.

Si esce su di una strada asfaltata e si prosegue a destra fino alla villa del Ferrale. Proseguendo saliamo alla casa di Leonardo da cui ci dirigiamo verso l’abitato di S. Lucia (m 300) con l’antica chiesa sulla piazzetta. Abbiamo percorso circa un’ora di cammino dalla partenza e, a questo punto, l’itinerario inizia il tratto ad anello che noi percorreremo a partire da destra.

Dalla piazzetta si gira a destra in leggera discesa e nei pressi di un tabernacolo, si lascia lo stradello costeggiamo un muretto a secco curvando a destra a mezza costa e ci affacciamo su una valletta incisa oltre la quale vi è Faltognano. Si scende tra gli oliveti verso il torrente al fondo della valletta, dove il sentiero entra nel bosco ed arriva ad un vecchio mulino (m 280) che aggira e che rimane sulla nostra destra per giungere infine ad un torrentello da attraversare (attenzione perche si tratta di un sentiero riaperto e soggetto ad infrascamento). Si risale a destra e uscendo dal bosco si osserva un vasto panorama del Valdarno Inferiore.

Si prosegue fino a raggiungere la chiesa di S. Maria (m 364) sul cui panoramico piazzale si trova un leccio secolare. Da qui si apre un grandioso panorama su Vinci e tutta la pianura del Valdarno Inferiore, S. Miniato, Monsummano, l’ Appennino Pistoiese con il monte Rondinaio, le Alpi Apuane e i monti Pisani.

Si prende lo stradello che costeggia la chiesa e porta alla Cappella del Barco Reale Mediceo e all’antico nucleo di Faltognano, dove arriva l’it. lo che proviene da Vitolini. (Da questo punto il tratto non è percorribile né in mountain- bike né a cavallo e occorre deviare a destra eseguire la strada asfaltata per Vitolini per circa due chilometri; giunti alla parte bassa dell’abitato di Faltognano, prendiamo a sinistra la strada asfaltata che sale all’antico nucleo di Faltognano, dove si intersecano l’it. 10 e l’it. 14). Da questo punto il sentiero è percorribile in bici e a cavallo.

Si prosegue a sinistra e, superato l’antico muro del Barco Reale Mediceo (v. it. 4) e la successiva deviazione a sinistra per il cimitero, si sale a diritto e si gira due volte a sinistra addentrandoci nel bosco e giungere alla Fonte del Sassone (m 465).

Dopo circa un chilometro si arriva al bivio con la deviazione a destra in salita per il crinale (it. 14A) dove si arriva in venti minuti, nei pressi della Torre di S. Alluccio e dell’it. 5 che scende a Bacchereto sull’altro versante del Montalbano.

Ridiscesi al bivio tra l’it. 14 e l’it. l4A, si continua a sinistra in discesa, fino al podere La Casa (m 444) per circa un chilometro e quindi fino a S. Lucia (m 300), dove si chiude la parte ad anello dell’itinerario e si inizia la discesa che porta ad Anchiano ed infine a Vinci, già percorsa in senso opposto in salita.