TREKKING URBINO E GUBBIO 22-23 OTTOBRE

gubbiourbino clicca qui per il pdf     

  Ritrovo in via Don Gnocchi (dove sempre) alle ore 5:45 .  Partenza alle 6.

Primo Giorno 22 ottobre Ferrovia dei Duchi

Il tracciato sulla ferrovia fra Fermignano e Urbino rappresenta un’opportunità per un originalissimo percorso da fare a piedi. Penetrando tra trafori e viadotti nella profondità della campagna urbinate,potremo gioire di angoli naturali altrimenti inaccessibili e viste impareggiabili su una delle città simbolo del rinascimento. Giunti a San Donato, il Mausoleo dei Duchi, ci attende un incontro inaspettato con un ospite decisamente originale!

Note sul percorso: il tragitto si snoda sulla ferrovia, strade sterrate e sentieri, un breve tratto di strada ed un brevissimo tratto fuori pista, che rendono possibile l’attraversamento dei trafori, attualmente inagibili.

Luoghi d’interesse: Centro storico di Fermignano, traforo ferroviario, ponte ferroviario, Mausoleo dei Duchi, Urbino.

Punto di partenza: Stazione Ferroviaria di Fermignano – Punto di arrivo: Urbino

E (Escursionistica) camminata 5h, dislivello 500 m, lunghezza 14,5 km (con visita al Mausoleo dei Duchi)

Secondo giorno 23 ottobre . Da Pietralunga a Gubbio (via di Francesco)

Di buon ora partiamo col pullman , in direzione Gubbio dove gli escursionisti scenderanno a Pietralunga.

Dalla piazza con la torre si prende sulla destra via Roma. Al termine della discesa (km 1), si prosegue dritto su strada sterrata, in direzione Saliceto Lame e Morena. Guadato senza difficoltà il rivo d’acqua, inizia la salita (km 1,8); i primi 500 metri sono ripidi, ma poi il cammino sale progressivamente. Al bivio (km 3) si prosegue a sinistra, facendo attenzione ai segnali in vernice posti su un gruppo di pietre. Si prosegue in falsopiano e poi in discesa su asfalto; in meno di 1 km si raggiunge l’abbazia di San Benedetto Vecchio (km 3,8). Si cammina senza difficoltà attraverso boschi e prati aperti, che offrono ampie vedute sui colli circostanti. Superata la località Cerchiaro, 508 mslm (km 5,4), si sale su ampia carrareccia. Si supera il Casale Sesse, 711 mslm (km 8,2). Il percorso alterna salite leggere e discese dolci. Si oltrepassa un laghetto artificiale (km 8,6) e si prosegue dritto, inoltrandosi nel bosco di conifere. Giunti in vista di un gruppo di casali si scende (km 10,5) a sinistra su un tratto dissestato, per meno di 200 metri. Dopo aver superato un passo (se chiuso, si deve sempre richiuderlo), si oltrepassa un bel casale costruito con la tipica pietra locale e un’azienda agricola sulla destra (km 12,23). Si affronta, quindi, con calma una salita, fino a raggiungere la località Madonna di Montecchi (km 15). Da questo punto si prosegue su strada asfaltata e, all’improvviso, si apre la splendida pianura intorno a Gubbio, dove le linee orizzontali dei campi incrociano le linee verticali dei pioppi lungo i canali di irrigazione. Giunti a Loreto (km 16,4), il paesaggio cambia: i boschi silenziosi lasciano spazio ai campi coltivati e ai paesi. Si giunge su un belvedere alberato accanto alla chiesa di San Giovanni Battista . Si prosegue in discesa, fino alla località Abbadia di Piazza, dove si procede su una strada secondaria, fiancheggiata da imponenti querce. Dopo un’area giochi per bambini (km 18,4), si raggiunge l’incrocio con la strada provinciale (km 19,3), che si attraversa (sulla destra c’è un bar) facendo attenzione al transito di veicoli. Si raggiunge la località Raggio e inizia un lungo tratto in pianura, un po’ noioso. Fare attenzione, in piena estate, al sole. In alto sul Monte Ingino, appare il Santuario di Sant’Ubaldo e si rilevano in distanza anche le eleganti forme del Palazzo e della Piazza dei Consoli. Si supera la località Madonna di mezzo Piano (km 24) e dopo poco si affronta, facendo attenzione ai veicoli, il passaggio stretto sul cavalcavia della superstrada. Il cammino prosegue nella periferia di Gubbio. In prossimità di una palestra, a sinistra, si prende a destra, ricercando il segnale in vernice. Da Via dell’Alboreto si attraversa la rotatoria proseguendo dritto su via Rosmini. Si raggiunge l’anfiteatro romano, percorrendo via Alcuino da York. Si prosegue sul viale del teatro romano fino alla porta medievale, che si attraversa per raggiungere la Chiesa di San Francesco (km 26,2). Qui si è accolti dalla tenera statua che rappresenta Francesco e il lupo, a ricordo del miracolo della belva feroce ammansita dal Santo.

26,2 km dislivello 65O m circa in salita e 712 m di discesa. Difficoltà media. 6/7 di cammino

 Alternativa all’ escursione Pietralunga Gubbio

Chi non vuole effettuare questa escursione va direttamente a Gubbio, dove ci possono essere due possibilità

 1)Visita libera del centro storico

Visita libera della città e passeggiata A/R al santuario di Sant’Ubaldo fino alle mura delle rovine del castello che si trovano a poca distanza. (1:30 Gubbio S.Ubaldo A/R)

2) Seconda alternativa : Giro del Monte Ingino

Sentiero Cai n. 251 Difficoltà : E   Lunghezza : Km 7,300   Dislivello : m 285

Escursione ad anello con partenza e arrivo a Gubbio. Panorama sul centro storico. Si parte dalla Porta di S. Ubaldo (m 595), situata sul lato a monte delle mura urbiche verso il monte Ingino, all’inizio degli “stradoni” che conducono alla basilica di S. Ubaldo. Si percorre il primo tornante e si prosegue sul sentiero a destra che porta direttamente alla “1° Cappelluccia”. Si continua in falso piano dietro la chiesetta passando sotto la funivia per addentrarsi nella pineta. Si sale lungo il lato dx della valle su sentiero facile che arriva a lato di una piccola cascata (con acqua solo nel periodo invernale) e subito dopo si attraversa il ruscello per salire dalla parte opposta del pendio roccioso ed arrivare, dopo un tratto nel bosco, all’incrocio con il sentiero n. 253 (m 776 – Km 1,400). Si gira a sx salendo ancora per poco nel bosco per uscire sui prati del parco di Coppo. Ora il sentiero aggira in piano il promontorio erboso per raggiungere le attrezzature ricreative e il bar di Coppo (m 785 – km 1,700). Di fronte al bar si sale nella pineta e oltrepassata una fontana si sale ancora per poi scendere all’incrocio con il sentiero n. 255 (m 834 – km 2,300). Si gira a sx per arrivare dopo circa 200 m ad una radura che si attraversa tenendosi sulla dx ai limiti della pineta, per poi scendere ancora a dx nel bosco. Dopo circa 50 m si gira di nuovo a dx seguendo il sentiero ora pianeggiante che costeggia il pendio boscoso per poi scendere dapprima ad una casa diroccata e quindi su di una strada asfaltata che dopo pochi metri finisce ad una nuova costruzione rotondeggiante “Fornacette” (m 690 – km 4,300). Si continua diritti lasciando il fabbricato sulla sx per scendere sul sentiero retrostante che porta sulla strada statale vicino al bivio per la basilica di S. Ubaldo. Si segue la strada asfaltata in discesa per giungere prima ad una piazzola dopo un ponte da dove si diparte il sentiero n. 260 e quindi all’invaso del “Bottaccione” (m 590 – km 5,300). A sx dello sbarramento un cavalcavia in cemento armato porta all’inizio dell’acquedotto medioevale, attualmente chiuso da un cancello. Il sentiero segue l’intero acquedotto, aprendosi gradatamente ad una stupenda vista su Gubbio con a dx, sul lato opposto della valle, l’eremo di S. Ambrogio, per arrivare dietro alle alte mura medioevali. Si prosegue diritti dietro le mura risalendo il pendio fino al “Cassero” ed infine si scende alla Porta di S. Ubaldo.

P.S. l’escursione da Pietralunga a Gubbio non presenta nessuna difficoltà, ma è lunga. Di conseguenza chi decide di venire deve essere consapevole che si tratta di 7 ore di cammino e che i tempi devono essere rispettati per non far aspettare troppo chi aspetta a Gubbio.

Sia per il primo giorno che per il secondo giorno per l’escursioni sono obbligatori gli scarponcini da trekking