Val d’Ayas 11/12 luglio

GITA LUGLIO 2015 AVVENTURATREKKING

 

Ritrovo ore 5:15 in Via Don Gnocchi a Campi Bisenzio (controviale/parcheggio) – Partenza ore 5:30

VALLE D’AOSTA

DA S.JACQUES A CHAMOIS

DALLA VAL D’AYAS ALLA VALTOURNENCHE

 

Dalla piazzetta di St.-Jacques (1689 m) si inizia il cammino rimanendo sulla strada principale; questa passa a sinistra della chiesa e costeggia l’Evançon sulla sua sinistra orografica.

Dopo un primo tratto pianeggiante la strada inizia a salire, supera il ristorante Fior di Roccia e incontra un bivio, caratterizzato da un pilone votivo al centro; molti noti e frequentatissimi itinerari (Lago Blu, Mezzalama e altri) seguono il ramo destro, ma in questo caso si prosegue a sinistra, attraversando un ponte e continuando a seguire la strada a destra.

Al primo tornante si incontra il segnale di divieto d’accesso: da questo punto il traffico veicolare non autorizzato è vietato.

Si prosegue dunque mantenendosi sulla strada che sale dolcemente nel bosco; dopo il primo tratto si incontra un bivio).

Qui si scarta la strada di destra, che descrive un tornante, e si prosegue dritti fino ad un nuovo tornante a destra.

Dall’esterno della curva si stacca un sentiero identificato come 1 (Alta Via 1), 4 e 4A; lo si imbocca passando alle spalle di un alpeggio (Alpe Crouques).

Superato l’alpeggio il sentiero inizia a salire nel bosco piegando successivamente a destra una volta raggiunto un ripido corso d’acqua.

Ci manteniamo sul segnavia n° 1.

Un breve tratto su pietraia ben sistemata  precede un ponte, che porta il sentiero sulla riva opposta.

Ci si trova ormai sul fondo del Vallone di Nana, dove questo piega a destra.

Il sentiero si allontana qui dal torrente e inizia a salire tra i pascoli, (sempre ben segnalato da frecce gialle).

Con una curva a destra si porta nei pressi dell’Alpe Tournalin Inferiore senza tuttavia toccarla; addentrandosi nell’alto vallone incrocia la strada sterrata 3 volte e, senza ulteriori diramazioni, risale il pendio a destra  raggiungendo il Rifugio Grand Tournalin (2534 m)-

 

Disl. 900 in circa 3 ore e ½.

 

2° GIORNO

 

Qualche decina di metri prima del rifugio (a destra scendendo, a sinistra salendo) inizia il sentiero 4A.

La prima parte taglia comodamente un pascolo e costeggia una pietraia, quindi nessuna difficoltà.

Il sentiero è numerato come 4A e 1.

Man mano che ci si avvicina al fondo del vallone di Nana il prato si fa meno pianeggiante, ma il sentiero rimane tranquillo, c’è qualche scalino intagliato nella roccia da fare per salire su una piccola cresta.

Non c’è il rischio di perdersi, più che un sentiero è un’autostrada.

Il fondo è generalmente in terra o ghiaia, ma non è mai abbastanza ripido o inclinato da diventare pericoloso, a patto di avere delle scarpe da montagna che si rispettino.

L’ultimo tratto prima del Col di Nana è praticamente in piano.

Dal Col di Nana (2775 m) si staccano diversi sentieri, il 3 verso il Colle Vascoccia, il 3D verso il Petit Tournalin, il 3C verso il Bec Trecare.

Proseguendo si scende a Cheneil, in Valtournenche.

 

Da qui può partire l’escursione extra per i partecipanti che se la sentono di raggiunger e il Bec Trecare (3010 m).

Il sentiero è numerato 3C, e si imbocca, andando a destra guardando verso la Valtournenche.

Dapprima attraversa un prato, poi sale ripido con veloci tornantini su una pietraia.

Il sentiero è comunque tracciato abbastanza bene; se lo perdete cercate i segni gialli sulle pietre.

Al termine della salita avete già superato i 2900 metri di quota.

Da qui è già possibile ammirare il Cervino, la Dent d’Herens e parte della Valtournenche, nonchè il lago (artificiale) di Cignana, ma il sentiero passa sulla cresta, e non posso non ripeterlo: se avete paura dei precipizi e/o soffrite di vertigini non andate oltre.

Non è che il sentiero si faccia pericoloso, anzi, io lo trovo splendido: ma avere paura una volta in cima vuol dire rimanere bloccati e non poter scendere!

Comunque, il sentiero prosegue compreso tra un pendio ripido a sinistra e un precipizio praticamente verticale a destra, mentre il panorama si fa più ampio ad ogni passo e la cima si fa più vicina.

Diventa anche gradatamente più ripido; gli ultimissimi metri sono quasi verticali, ma capire dove mettere i piedi non è un grosso problema (l’Escursionista Esperto dovrebbe saperlo fare!).

Può essere opportuno tenersi anche con le mani, ma alla fine ci siete arrivati.

Dopo esservi adeguatamente goduti il paesaggio è ora di scendere, anche perchè la cima è piuttosto piccola.

I primi metri di discesa richiedono un po’ di spirito di osservazione per capire dove è più opportuno appoggiare i piedi.

Poi la discesa è ripida, e ovviamente avete lo strapiombo a sinistra, ma in pochi minuti dovreste essere alla fine della cresta, a quota 1930 circa.

Da lì scendete semplicemente a destra sui vostri passi, sul sentiero a tornantini tracciato sulla pietraia.

In fondo il Col di Nana è praticamente sempre visibile, ed è la meta finale di questo tratto.

 

Proseguendo sull’Alta Via 1 si scende nella conca erbosa poco sotto il colle, per risalire poi leggermente fino al Col des Fontaines (2695 m), posto su una costiera rocciosa; il sentiero riprende ora la discesa, fra gli ampi pascoli, toccando l’alpeggio di Champ-Sec e, più in basso la località di Cheneil (2015 m).

Lasciata la conca con le case dal tetto a lose con vista sul Cervino si sale gradualmente seguendo adesso il segnavia N° 107 diretti a Sud Ovest su un evidente sentiero su terreno aperto si tocca quota 2230 ed in falsopiano su un tratto a balcone il Colle di Cheneil (2279 m).

Lasciandosi alle spalle la conca di Valtournenche ed il Cervino, si perde di quota per pascoli fino alle piste di sci, sui prati delle quali si cammina con bella vista sul lago di Lod (2012 m).

Raggiunto il laghetto (possibilità di ristoro) si prosegue sul N° 107, tagliando la strada sterrata e seguendone alcuni tratti, lungo le piste di sci.

Entrati nella distesa di pascoli con le case e fienili sparsi di Chamois (1836 mt) si termina la discesa nella piazzetta del paese.

Da qui in funivia si scende a valle dove ha termine la nostra escursione.

 

Disl. 500 in salita e 1050 m in discesa. In circa 6 ore.